Non solo 5,5 milioni di tagli alla spesa corrente. Per risanare, almeno in parte, il bilancio del Comune di Parma, ieri pomeriggio in consiglio comunale si sono dovuti approvare anche 9,5 milioni di tagli agli investimenti integrati da un ordine del giorno dell’Udc che ha previsto il taglio di ulteriori 10 milioni di euro. Che in parole concrete, per i cittadini di Parma, si traducono in rinuncia in ambito culturale, sportivo e sociale, oltre che a meno spese da parte dell’amministrazione. Le ‘lacrime e il sangue’, a Parma, infatti, significherà dire addio a numerose manifestazioni culturali, in primis Settembre Italiano, la rassegna che vedeva protagonisti nella città ducale giornalisti e uomini di spettacolo. Si dovrà rimandare a data da destinarsi la mostra all’interno del palazzo del Governatore di Morandi e Sudek, tanto voluta dall’assessore dimissionario Luca Sommi. E Parma dovrà rinunciare anche al proprio capodanno in piazza, con tanto di concerto, brindisi e lustrini.
In poche parole, alla cultura verranno tolti circa 400mila euro. Allo sport, invece, 215mila. E si rinuncerà all’acquisto di materiali sportivi, al finanziamento per Giocampus, agli interventi sui campi da gioco all’aperto, alla coorganizzazioni di eventi, all’ulteriore finanziamento di progetti per il diritto allo sport dei più disagiati (rimangono attivi quelli già finanziati), e bisognerà prepararsi a vedere slittare la realizzazione del tanto sponsorizzato palazzetto dello sport a Moletolo. Anche la pista di pattinaggio sul ghiaccio ci rimetterà qualcosa, visto che da 50mila euro per la sua realizzazione si è passati a 10mila. Previsti anche tagli sul welfare, sia di spesa corrente sia di conto capitale, come per i servizi di prevenzione e riabilitazione, la beneficienza e servizi diversi alla persona.
Una manovra di assestamento di bilancio che pesa, ma che dopo un lungo braccio di ferro è stata approvata dalla maggioranza e dall’Udc, che ormai ha dichiarato ‘liberi’ i propri consiglieri. Il partito ha però voluto raddoppiare la posta in gioco, presentando un emendamento che prevede ulteriori 10milioni di euro di tagli. <Abbiamo sempre chiesto la salvaguardia dei conti e degli investimenti solo in base alla reale capacità di spesa – interviene il consigliere Matteo Agoletti -. Chiediamo un ulteriore sforzo: guardando la relazione dei revisori dei conti ci dicono che occorrerà gestire con estrema prudenza la programmazione degli investimenti, per garantire la certezza dell’erogazione. E’ necessario tagliare i costi inutili>.
E’ stato così sottoposto ai voti un documento che prevedeva altri 10milioni di tagli. In particolar modo 2milioni riferiti al settore dello sviluppo del sistema informativo, con spese per telefonia e arredamenti. Gli altri 8 milioni di euro, invece, da stralciare su altri investimenti previsti dal piano 2011/2013. Un ordine del giorno che ha incontrato la maggioranza favorevole con 19 sì, mentre la minoranza si è astenuta (8 astensioni) e un solo voto contrario.
(c.z.)