La manovra economica non aiuta la crescita. Dopo i dubbi espressi dalla Banca d’Italia e dalla Corte dei conti, oggi arrivano anche i rilievi della Commissione europea sulla Finanziaria lacrime e sangue varata dall’esecutivo.

Il portavoce di Olli Rehn, commissario per gli Affari economici e monetari dell’Ue, ha sottolineato che il governo dovrà tenere in maggior considerazione le misure per il rilancio della crescita economica.

Non una bocciatura ma quasi quella che arriva da Bruxelles e un avvertimento: “La Commissione europea ha intenzione di dedicare “particolare attenzione” alle “misure strutturali” destinate “ad agevolare e sostenere” la crescita per verificare che esse rispettino i “parametri” fissati nelle raccomandazioni rivolte dall’Ue all’Italia lo scorso giugno.

Già prima dell’estate l’Unione europea aveva invitato il governo ad adottare interventi “strutturali” per rilanciare l’economia attraverso una serie di interventi destinati a favorire una maggiore concorrenza nel campo dei servizi e delle professioni, oltre che l’incentivazione degli investimenti in ricerca e sviluppo.

Un avvertimento che suona ancora più importante dopo le previsioni del Fondo monetario internazionale che ha previsto che nel 2011 il Pil italiano avanzerà 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime mentre nel 2012 la crescita rallenterà allo 0,7%, cioè 0,6 punti in meno rispetto alle precedenti previsioni.

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