Il Cavaliere commenta da Parigi il contenuto dell'inchiesta di Napoli e ribadisce la volontà di non lasciare l'Italia. Quindi attacca sulle intercettazioni e sull'uso che se ne fa sui giornali
L’inchiesta relativa alle intercettazioni di Tarantini? “E’ pura fantasia quanto ipotizzato dai pm. Ho dato una mano ad una famiglia con figli e lo faccio come avviene con una miriade di persone. Lo faccio perché me lo posso permettere”. Silvio Berlusconi liquida così l’ennesima bufera giudiziaria che arriva da Napoli. E lo fa a margine della conferenza parigina sulla nuova Libia.
Dopodiché su un passaggio delle intercettazioni in cui il presidente del Consiglio confida a Lavitola la volontà di lasciare l’Italia definito “un paese di merda”, lo stesso Berlusconi ha ribadito la volontà di restare in Italia. “Ho visto delle intercettazioni… E sono qui proprio perché l’Italia non sia quel che è adesso”. Quindi ha spiegato di avere “dato una definizione di quelle che si danno a notte inoltrata”. L’Italia è un Paese in cui anche “delle cose dette magari in un momento di rilassatezza o con il sorriso o per paradosso” vengono pubblicate sui giornali. “Questa è una cosa che veramente non esiste”. E ancora: “In questo Paese che ho definito in un certo modo ci sono cose come questa che sono insopportabili, vere e proprie rapine nei confronti di un individuo, come i 600 milioni di euro che ho dovuto versare cash alla tessera numero uno del Partito Democratico. Così non può andare avanti: per questo sono qui, per cambiare questo Paese che si trova in una situazione che dovrebbe essere distante da una vera democrazia, da un paese civile che garantisce davvero i diritti dei cittadini”.