Il presidente della conferenza delle regioni Vasco Errani: "Non potremo garantire i servizi pubblici locali". Gli industriali esprimono "forte preoccupazione" e fanno notare che "mancano misure strutturali e tagli ai costi della politica"
Carcere per i grandi evasori e pubblicazione sui siti dei comuni dei redditi dei cittadini. Le misure anticipate ieri da fonti del Pdl trovano riscontro oggi nella presentazione degli emendamenti. “I saldi resteranno assolutamente invariati”, esulta il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, al termine della riunione della commissione Bilancio del Senato. Ma non si placa il malcontento: La capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro invita la maggioranza a “ritirare il 70-80 per cento degli emendamenti che ha presentato”, aggiungendo che “780 emendamenti presentati da Pdl, Lega e Coesione nazionale sui 1300 emendamenti complessivi danno il senso dello sbando” in cui si trova il governo. La parlamentare Pd rilancia anche la proposta di una commissione speciale per affrontare alcuni punti spariti dalla manovra: riduzione del numero dei parlamentari e riorganizzazione degli enti locali. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi interviene al termine del vertice parigino sulla Libia ventilando l’ipotesi di un aumento dell’Iva. “E’ una riserva”, ha detto il premier, “che noi non abbiamo utilizzato, ma passando dal 20 al 21 per cento ci sono 4 miliardi in più nelle casse”. “Il presidente del Consiglio”, ha aggiunto “può attuare questa misura con un decreto da un momento all’altro”. Secondo Berlusconi si tratterebbe di una clausola di salvaguardia assoluta per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013”.
LA POLEMICA DEGLI ENTI LOCALI – “Porteremo i contratti sul trasporto pubblico locale al governo e gli chiederemo di onorarli”: così il presidente della regione Emilia Romagna e leader dei governatori Vasco Errani si è espresso per evidenziare il fatto che con i tagli previsti dalla manovra le regioni non saranno in grado di assicurare ai cittadini i servizi locali. Parole durissime arrivano anche dai sindaci: “I nuovi testi presentati sono assolutamente non soddisfacenti e inaccettabili. Contiamo di avere ascolto anche in sede parlamentare”, ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno al termine dell’incontro tra la delegazione dell’Anci e il segretario del Pd Pier Luigi Bersani sul tema della Manovra. Per Alemanno “se non c’è la fiducia c’è la possibilità di costruire in Parlamento anche delle modifiche sostanziali”. Non lasciano spazio a dubbi le dichiarazioni del presidente dell’Anci Osvaldo Napoli, che ha definito “disastrosa” la manovra, annunciando che “la mobilitazione dei sindaci continua”. Napoli sottolinea anche che, nonostante sia stato chiesto all’esecutivo di chiarire a quanto ammontino complessivamente i tagli “non lo sappiamo ancora con precisione”.
LE REAZIONI DELLA CONFINDUSTRIA: “La manovra è debole e inadeguata, occorre altro. Mancano le misure strutturali, è squilibrata sulle entrate e non contiene misure adeguate per la crescita. Rinvia sine die i tagli ai costi della politica e degli apparati amministrativi”: questo il giudizio espresso dalla presidente degli imprenditori Emma Marcegaglia durante una riunione straordinaria negli uffici dell’Assolambarda di Milano. Il consiglio direttivo degli industriali ha aggiunto che “alcune componenti della manovra non sono valutabili e non c’e’ quindi la necessaria certezza sui saldi”, e ha espresso “forte preoccupazione per il modo in cui viene affrontata la grave situazione della finanza pubblica italiana e della ripresa della crescita”. Per la Confindustria le priorità sono altre: intervento su pensioni, privatizzazione delle società di servizi pubblici locali più incisiva rispetto a quella attualmente prevista, liberalizzazione delle professioni, tagli ai costi della politica, riduzione delle tasse per lavoratori e imprese. Ma anche investimenti in infrastrutture utilizzando i fondi europei.”Il rigore dei conti”, per gli industriali
Ecco le principali misure:
CARCERE PER I GRANDI EVASORI – Per i reati fiscali “qualora l’imposta evasa o non versata sia superiore a 3 milioni di euro non trova applicazione l’istituto della sospensione condizionale della pena” prevista dal codice penale. E’ quanto prevede l’emendamento firmato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti e dal relatore Antonio Azzollini depositato in Senato.
ONLINE I REDDITI DEI CITTADINI – Sarà un un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministero dell’Economia, d’intesa con la Conferenza Stato-città e autonomie locali, a stabilire “i criteri e le modalità per la pubblicazione, sul sito del comune, dei dati relativi alle dichiarazioni, anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito”. Saranno inoltre individuati “gli ulteriori dati che l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei Comuni e dei Consigli tributari per favorire la partecipazione all’attività di accertamento, nonchè le modalità di trasmissione idonee a garantire la necessaria riservatezza”. I consigli tributari presso i comuni, spiega il ministro Tremonti, presentato il pacchetto di misure anti-evasione, “riceveranno i dati dalle agenzie delle entrate e avranno una funzione di controllo”.
CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ – Trovano conferma anche le indiscrezioni sulla cosiddetta supertassa. Salta il contributo di solidarietà del 5% per i redditi sopra i 90.000 euro e del 10% per i redditi oltre i 150.000. Restano in vigore le norme precedenti alla manovra di agosto che prevedevano una misura analoga (tetto agli stipendi e non prelievo Irpef) per i dipendenti del pubblico impiego e per i pensionati.