“Fate subito il direttore di Raitre…”, da qualche giorno si moltiplicano gli appelli per individuare il sostituto di Paolo Ruffini che ha deciso di andarsene, dopo che gli avevano spiegato che “quella anomalia deve cessare”, come per altro avevano più volte chiesto Berlusconi e i suoi mazzieri, dentro e fuori la Rai, dentro e fuori la P4.
Non vi è dubbio che dovrà essere nominato il nuovo direttore, ma forse chi prenderà quel posto non troverà più quella rete e comunque non troverà più quegli autori e quei programmi che tanto avevano inquietato il cavaliere che, addirittura, dopo la batosta elettorale, aveva stilato un elenco dei nemici che “mi hanno fatto perdere le elezioni e i referendum..”: Santoro, Travaglio, Fazio, Saviano, la Gabanelli, la Dandini, Floris , Maurizio Crozza…
Annozero è stato cancellato dai palinsesti di Raidue, Saviano è già uscito, la Dandini potrebbe seguirlo ad ore, per la Gabanelli la attendono le prime inchieste per determinare l’incidente finale.
Per la prima volta la Rai sta espellendo non solo giornalisti e autori sgraditi, ma anche il pubblico che li aveva scelti, in omaggio agli ordini del capo supremo, presidente del Consiglio e proprietario del principale concorrente; in ogni caso sarà lui a beneficiarne, come politico e come detentore della cassa di Mediaset, una bella salassata alle casse di viale Mazzini servirà forse a pagare prima la multa per lo scippo della Mondadori.
Per queste ragioni non basta chiedere la nomina di un direttore o di una direttrice, ma bisogna reclamare la nomina di una personalità che, per la sua storia professionale, la sua biografia, abbia dato prova di avere a cuore l’articolo 21 della Costituzione, di non essere sensibile alle richieste dei censori, di saper dire dei no, ancor prima dei sì.
Il miglior direttore sarà quello o quella che, prima della nomina, dirà con chiarezza che, non solo non allontanerà nessuno di coloro che sono stati indicati come sgraditi nelle intercettazioni di Trani e negli editti dei berlusconiani, ma che, addirittura, si impegnerà con tutte le sue forze per recuperare alla rete anche le professionalità dei vari Santoro, Travaglio, Vauro, Ruotolo, Saviano, Freccero, per citarne solo alcuni.
Dal momento che la signora Lei è tanto rammaricata perchè si possa solo “osare” pensare che abbia allontanato Santoro, Saviano, Ruffini per ragioni politiche e di obbedienza, stupisca tutti, proponga a uno degli autori allontanati o in procinto di essere allontanati di prendere la direzione di Rai Tre e di tutelarne la storia, l’identità, l’autonomia contro ogni pressione indebita, comprese quelle delle direzione generale.
P.S. Non crediamo che l’Italia sia nella sua totalità un “paese di m..”, sicuramente Berlusconi, anche in questo settore, è stato ed è un monopolista e alla Rai ne ha regalata una quantità enorme…