L'ex parlamentare di Rifondazione comunista ieri sera era ospite al Festival "Parolario" a Como per presentare il suo ultimo lavoro, "Eldorado", storia di un omosessuale di Foggia che si trasferisce a Milano
Una protesta, secondo Luxuria, non solo contro di lei e ciò che rappresenta ma anche contro il suo libro, in cui il protagonista è un omosessuale nato a Foggia che poi si trasferisce a Milano. Ma il testo non è solo velatamente autobiografico contiene riferimenti universali “come quello agli omosessuali che furono internati nei campi di concentramento nazista: capisco quindi che un tema del genere può dare fastidio ad alcuni nostalgici, ma io di certo non mi faccio intimidire tanto facilmente”.
Quanto al contenuto dello striscione, Luxuria ironizza: “ Non capisco, forse pensavano di andare a un convegno secessionista”. L’ex deputato, comunque, non appare minimamente scalfita dall’accaduto: “Certo qualche disagio me lo hanno creato, nel senso che sono dovuta uscire da una porta laterale, ma per fortuna c’era la Digos che li ha subito mandati via. E per fortuna c’è un Italia migliore”. Del resto, ha concluso, “ci tenevo molto a partecipare al Festival Parolario, dove ero stata invitata anche lo scorso anno ma non ero potuta andare. Si tiene in un posto bellissimo ed è una manifestazione in cui si da spazio anche ad idee diverse, com’è giusto che avvenga”.