La discesa dalla 176/a alla 183/aposizione nella classifica degli atenei, secondo il rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi “è un’oscillazione fisiologica che ci consente tuttavia di rimanere l’unico Ateneo italiano tra i primi 200 a fronte di oltre 2900 università valutate”.
“Mantenere una posizione praticamente invariata di questi tempi avari di fondi e di turnover – ha commentato con soddisfazione – resta comunque una bella notizia che ci gratifica e ci spinge a fare meglio nei confronti di competitori stranieri che vantano ben altre risorse per la ricerca e la formazione”.