Una provocazione diretta e piena d’ilarità quella delle due cantanti palermitane che si sono ritrovate sullo stesso palco quasi per caso. E’ durante Musicultura 2010 che Serena Ganci – studi classici, anima jazz e robusta esperienza nei live pub di Parigi – chiede alla conterranea Simona Norato – dottoressa, polistrumentista di formazione indie rock – di accompagnarla nell’esecuzione del brano Addio. Due esperienze diverse dall’opposta indole che si miscelano incredibilmente alla perfezione: il risultato è un successo e “le ragazze cattive con la zazzera in su” sbancano la storica manifestazione riservata alle migliori proposte indipendenti. Da lì al primo album targato Iotatola, il passo è breve.
Nel maggio del 2011 esce Divento viola, primo lavoro della band (che odia essere definita soltanto come “un duo”) prodotto dall’etichetta indipendente romana Mafi. E’ un insieme di accordi e note, di motivetti dolci e accordi graffianti, di ritmi netti e giocattoli sbattuti sulle pelli della batteria: un incrocio tra Frank Zappa e i White Stripes con un pizzico di Donatella Rettore e parentesi tipiche degli Elio e le Storie Tese. I testi, audaci e ironici, raccontano di due ragazze in chiaro scuro, agrodolci nei dettagli e in amore, distratte e simpatiche ma talvolta anche spietate.
Dall’emancipazione quotidiana raccontata in Salvatore, canzone dedicata ad un vibratore senza pile (ormai vero e proprio must nei locali siciliani), fino alla galoppante disillusione sociale di Giuramelo Mario in cui una ragazza racconta al fidanzato della sfiducia nella politica e dell’ormai dipendenza dalle cose.
Serena e Simona riescono in definitiva a dare voce alla generazione dei trentenni attuali, non più schiavi di uno stereotipato cliché, ma protagonisti di una vita che, orfana dei principi azzurri, va affrontata con sogni e tanta autoironia. Divento viola è un disco piacevole da ascoltare e meno disimpegnato di come potrebbe apparire ad un primo ascolto. L’impressione è che sotto la superficie, il lavoro abbia anche delle solide basi. Le autrici – recentemente ospiti di Serena Dandini a Parla con me su Rai 3 – sono state anche tra le fondatrici de L’Arsenale, la prima federazione della musica e delle arti, che da marzo sta cercando di reinventare la cultura in Sicilia.