Il clima afoso, ma qualche nuvola minacciava pioggia. Nulla che potesse far tirare indietro i membri della Fiom-Cgil di Taranto, che con le condizioni avverse ormai hanno imparato a convivere. E’ cominciata prestissimo la giornata dei sindacalisti del capoluogo ionico. Sin dalle 5,30 del mattino è partito il volantinaggio presso lo stabilimento siderurgico dell’Ilva e all’interno di altre tra le maggiori aziende locali.
Ci si gioca le ultime carte per convincere quanta più gente possibile a manifestare questa mattina. Dove solo a Bari, secondo le stime del sindacato, sono attese 10 mila presenze. Appuntamento in piazza Castello alle 9,30. Poi si parte in corteo e si arriva fino a Piazza Prefettura, dove sono previsti i comizi del segretario generale di Cgil Puglia Giovanni Forte e del segretario nazionale Fabrizio Solari. Tra gli altri, atteso anche l’ex presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, già segretario di Rifondazione Comunista, il quale pare abbia optato per il capoluogo pugliese.
In giornata è arrivato anche il sostegno da parte del governatore Nichi Vendola, che con una nota trasmessa dal sito di Sinistra Ecologia e Libertà ha affermato che “bisogna essere grati alla Cgil per aver messo in campo lo sciopero generale, forma più alta di espressione di una immensa e positiva volontà di cambiamento”. Ha aggiunto il presidente che “l’assalto volgare della destra e del governo Berlusconi-Tremonti contro i diritti, le tutele, i redditi del mondo del lavoro ha bisogno della mobilitazione di tutte le forze sociali”. Tuttavia Vendola ha concluso l’intervento augurandosi la “ricostruzione dell’unità sindacale”.
Intanto Taranto, città simbolo del rapporto tra esigenza occupazionale e tutela dell’ambiente dalle emissioni tossiche dell’industria metallurgica, ha ospitato per tutto il pomeriggio in piazza Maria Immacolata il presidio della Fiom, cui si è aggregato anche il sindacato studentesco Link.
C’è grande fiducia sull’affluenza alla manifestazione di Bari ma il volantinaggio è continuato fino a ieri sera. “I pullman – racconta Rosario Rappa, segretario Fiom Taranto – sono carichi e ci aspettiamo anche di superare i 10 mila partecipanti”. Per concludere, anche una battuta sull’importanza per i lavoratori del Sud di aderire in massa allo sciopero. “Taranto e il mezzogiorno vivono ricatti e disoccupazione, il rischio è che vengano smantellati i diritti conquistati negli ultimi anni”.