Le sorelle Papa, ex proprietarie dell’appartamento con vista Colosseo, confermano ai pm di Roma, quanto già detto ai quelli di Perugia. L’abitazione in questione è di 180 metri quadri e sarebbe stata acquistata per Scajola (“a sua insaputa”) sette anni fa. Le due testimoni hanno sostanzialmente confermato di aver ricevuto 80 assegni circolari per un totale di 900mila euro, consegnati dall’architetto Angelo Zampolini, ex stretto collaboratore del costruttore Diego Anemone. La casa di via del Fagutale, ufficialmente nel rogito, è stata invece pagata solo 610 mila euro. Il procuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna e il pm Ilaria Calò, hanno giudicato la loro testimonianza “molto utile per avere un quadro completo della vicenda”. Oltre a Barbara e Beatrice Papa,i magistrati romani hanno ascoltato anche Luca Trentini, il funzionario della Deutsche Bank presente al momento del rogito dell’appartamento, l’avvocato Roberto Minutillo, che rappresentava le venditrici, e il titolare dell’agenzia immobiliare.

Al momento, i pm della procura di Roma non avrebbero intenzione di ascoltare il notaio Gianluca Napoleone, che seguì la pratica d’acquisto e l’architetto Zampolini. Quest’ultimo verrebbe comunque sentito come teste assistito, cioè in presenza del suo avvocato. Scajola, che si dimise da ministro dello Sviluppo economico proprio a seguito dell’emergere della vicenda dell’appartamento e che è indagato per violazione della legge sul finanziamento ai partiti, è stato convocato dai pm per il 21 settembre. I suoi legali hanno annunciato una memoria difensiva. Potrebbe invece non essere interrogato Anemone, che finora si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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