Alla manifestazione nella capitale arriva anche il segretario Pd Bersani, che dice: "Inutile fare presto se poi non si fa bene, così rischiamo di avere una manovra a settimana"
LA CRONACA ORA PER ORA NELLE PRINCIPALI CITTA’
ROMA
15.36 – Saltamartini (Pdl): “Cgil vuole solo lo scontro”
“Organizzare uno sciopero in un momento così delicato per il nostro Paese, è senza alcun dubbio un segno di grande irresponsabilità che va condannato senza se e senza ma”. Sono parole di Barbara Saltamartini, vicecapogruppo del Pdl alla Camera, che aggiunge: “Sicuramente va compiuto uno sforzo per potenziare la manovra, soprattutto rimodulando i tagli agli enti locali, ma la Cgil sta chiaramente dimostrando una totale mancanza di consapevolezza rispetto alla situazione generale che stiamo vivendo in questo periodo”.
14.40 – Orlando (Idv): “Da Sacconi parole gravi, fomenta la rivolta sociale”
Per il portavoce del partito di Antonio Di Pietro il ministro del Lavoro “sembra avere in odio i diritti dei lavoratori. Cosi facendo rischia di fomentare la rivolta sociale perchè la gente è stanca di essere vessata e di vedere furbi e delinquenti rimanere intoccabili”
12.58 – Sacconi: “Stralciare l’articolo 8? Non se ne parla”
Così risponde il titolare del welfare alla richiesta avanzata da Susanna Camusso e dall’opposizione di stralciare la norma. Secondo il titolare del welfare, l’articolo 8 aderisce “a una delle più esplicite richieste della Bce” ed è il frutto “del consenso convergente di maggioranza, terzo polo e degli altri attori sociali”. Il ministro critica anche i numeri dello sciopero, , affermando che le adesioni rimangono quelle tradizionalmente basse degli scioperi promossi dalla sola Cgil, tanto nel pubblico quanto nel privato”
12.44 – Bonanni: “Lo sciopero dà segnale negativo alle borse”
Secondo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, lo sciopero della Cgil di oggi “spacca il mondo del lavoro” e “dà un ulteriore segnale negativo alle Borse”.“La Cisl – ha continuato – si sta mobilitando in questi giorni per cambiare la manovra, seguendo le indicazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha raccomandato a tutti una maggiore unità del paese, equilibrio, rigore ed equità”. La manifestazione indetta dalla Cgil, invece, “cancella il riformismo sindacale”. Bonanni definisce grave la scelta della Camusso, spiegando che “se il governo con i suoi errori sta scoraggiando i mercati, la Camusso si è unita alla confusione, dando un ulteriore segnale negativo alle borse. Certamente nessuno investitore si sentirà rassicurato dopo questo sciopero di stampo greco che ha avuto scarse adesioni nei posti di lavoro e non produrrà alcun effetto concreto se non quello di scoraggiare ulteriormente i mercati”.
12.41 – Camusso a Cisl e UIl: “Se non ora quando?”
“Ci hanno detto che non era il momento di scioperare, ma io rispondo con lo slogan di un’importante manifestazione di febbraio: “se non ora quando?”, ha detto Susanna Camusso dal palco della manifestazione al Colosseo. “Il cambiamento è urgente. Ci hanno detto che questo di oggi e’ uno sciopero politico. Si’, lo è, perché la politica ha uno scopo alto e noi siamo contro i privilegi, non si può più fare cassa sui lavoratori e sulle pensioni”
12.33 – Camusso: “Si cancelli l’art. 8”
La segretaria generale durante il comizio di conclusione della manifestazione ha chiesto la cancellazione dell’art. 8 della manovra, che prevede la possibilità di licenziare in deroga all’art.18 dello Statuto dei lavoratori laddove previsto nei contratti aziendali. Definendo la norma “vergognosa e ingiusta”, la Camusso ha avvertito: “Se il parlamento non lo stralcia useremo tutte le strade e le iniziative possibili. Lo diciamo anche a Confindustria”
12.15 – Adesione allo sciopero di circa il 58%
Secondo le prime rilevazioni l’adesione media allo sciopero generale della Cgil, su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori, è del 58%. Lo comunica il sindacato stesso, che aggiunge: “la Cgil non e’ affatto sola, il 64% del trasporto pubblico ha aderito allo sciopero, il 65% del trasporto pubblico locale ha fatto la stessa cosa, i musei sono chiusi, l’Alitalia ha cancellato 100 voli su 220 operativi, la metro A e B sono chiuse e gran parte dei treni sono stati soppressi”.
12.00 – Susanna Camusso sul palco: “Italia paese capace di risollevarsi, ma governo inadeguato. Noi non ci rassegniamo”
“Il nostro è il paese del lavoro, che non si rassegna e non può accettare di non avere credibilità all’estero”, ha detto la leader del sindacato salita sul palco alla fine del corteo romano. “Le cento piazze di oggi in Italia”, ha continuato, “sono le piazze di chi non è disposto a rinunciare a volere un paese migliore. Noi non ci rinunciamo. Noi un paese così non ce lo meritiamo e non lo vogliamo”.
11.39 – I manifestanti arrivano al Colosseo
Ad accogliere il corteo un lungo striscione fatto calare dal secondo ordine di archi del Colosseo che recita: “Tutelano i ricchi, svendono l’Italia. Fermiamoli!”. Tra poco l’intervento di Susanna Camusso. Sono presenti anche alcuni iscritti alla Cisl. Uno di loro ha un cartello appeso al collo con su scritto: “Bonanni, mi vergogno di essere un iscritto alla Cisl”.
11.03 – Di Pietro: “In piazza non solo Cgil ma tutti i cittadini che vogliono far sentire la propria voce”
“Roma oggi è una città piena di persone che vogliono esprimere il loro disappunto per una manovra che comprime diritti fondamentali”, ha detto leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, intervenendo a Radio Ies in diretta dallo sciopero Cgil. Poi ha aggiunto: “Scordatevi che Berlusconi si dimetta: Dracula non se ne va dal Pronto soccorso da solo, e scordatevi che questo Parlamento lo sfiduci. Questo perlamento è fatto da persone attaccatte alle poltrone. Per questo il leader Idv ha invitato il presidente della Repubblica a sciogliere le Camere, spiegando che “le condizioni per farlo ci sono, perchè la maggioranza che c’è è risicatissima”
11.00 – Camusso Epifani e Bersani sfilano insieme
Gomito a gomito con il segretario della Cgil, Susanna Camusso, sfilano l’ex segretario generale Guglielmo Epifani e il leader del Pd, Pierluigi Bersani. Quest’ultimo ha dichiarato che il suo partito è disposto, durante la discussione al Senato, a ridurre gli emendamenti mantenendo solo quelli “essenziali”
10.32 – Il segretario Bersani: “Inutile fare una manovra di corsa se poi non si fa bene”
“Così non va. La manovra va rafforzata e resa più equa”, dice Pierluigi Bersani prima di prendere parte al corteo della capitale.”E’ inutile fare presto se non si fa bene, così si rischia di fare una manovra a settimana”, sottolinea il segretario nazionale Pd che poi elenca le proposte alternative del suo partito: “risparmi sulla pubblica amministrazione, un’imposta sui grandi patrimoni immobiliari e un’operazione seria di liberalizzazioni”. “Ieri in due minuti la maggioranza ha bocciato tutti i nostri emendamenti che, ripeto, sono seri”, ha aggiunto.
10.28 – Cremaschi (Fiom): “Concluso il rapporto con i crumiri ideologic”
Con la manifestazione di oggi “bisogna considerare concluso il rapporto con i crumiri ideologici che dicono che lo sciopero generale è demenziale”. Lo ha detto Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale della Fiom, conversando con i cronisti durante il corteo che sta sfilando per le vie di Roma. “In piazza si sta costruendo una nuova unita’ tra il popolo della Cgil, i movimenti e il sindacalismo di base”, ha aggiunto.
10.20 – Sfilano anche il leader di Sel Nichi Vendola e Vannino Chiti (Pd)
Il corteo si sta dirigendo verso via Merulana. C’è il leader di Sel, Nichi Vendola, il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e diversi rappresentanti del Pd, tra cui il commissario del partito regionale Vannino Chiti che afferma: “Siamo qui perchè questa manovra è ingiusta e inefficace, del resto il Pd ha avanzato una sua proposta alternativa.” E lancia un accusa agli effetti della manovra anche a livello locale, con i “tagli a trasporti e sanità”.
9.50 – Camusso: “Abbiamo bisogno di un governo credibile”
“Il nostro Paese non si merita questa manovra, per questo non è vero che il nostro sciopero è da irresponsabili”. Lo ha detto la leader della Cgil in apertura del corteo romano a piazza dei Cinquecento.
MILANO
1.06 – Centinaia di persone, divise in piccoli gruppi, hanno raggiunto a piedi e in metropolitana Piazza Affari dopo la manifestazione organizzata da Cobas, Usb e centro sociali per protestare contro la manovra del Governo. Alcuni manifestanti stanno affiggendo striscioni e manifesti sulle colonne
12.56 – Manifestanti occupano piazza Affari
Un nutrito gruppo di antagonisti che avevano sfilato nel secondo corteo milanese partito da largo Cairoli sta occupando piazza Affari, di fronte alla sede della Borsa di Milano. Per ora nessun incidente, le forze dell’ordine hanno allentato i cordoni di sicurezza, mentre Palazzo Mezzanotte ha chiuso i cancelli.
12.00 -Usb, Cobas e Cantiere tentano di nuovo la protesta a Piazza Affari
E’ arrivato in Piazza San Babila il corteo dei Cobas e centri sociali partito da Largo Cairoli questa mattina. Circa 600 persone si sono avvicinate al cordone di polizia chiedendo al grido: “corteo, corteo” di proseguire. La loro intenzione è raggiungere Piazza Affari, ma le forze dell’ordine stanno in questo momento facendo proseguire i manifestanti in direzione di Via Mascagni.
11.50 -Lancio di fumogeni e uova contro la sede di alcune banche
Alcuni partecipanti al secondo corteo organizzato dalla sigla sindacale Usb e dal centro sociale Cantiere hanno lanciato dei fumogeni e delle uova contro la sede della Unicredit di piazza Cordusio e contro una filiale della Banca Popolare di Novara e della Mps in via Santa Margherita. Hanno attaccato anche alcuni cartelli di protesta.
11.10 – Fiom, adesione di oltre il 70%
Secondo i primi dati delle aziende lombarde, diffusi dalla Fiom-Cgil, l’adesione allo sciopero indetto dalla Cgil è stata alta. Si parla di oltre il 70% di adesioni con punte del 100% nel reparto produzione di alcune aziende
10.38 – Incappucciati e vestiti da schiavi al corteo Usb
In testa alla manifestazione organizzata da Usb e Centro sociale “Cantiere”, partita da largo Cairoli, alcune donne vestite come schiave e con polsi e collo avvolti da catene. In mano reggono uno striscione con su scritto: “Ci vogliono schiavi…”. Dietro di loro un gruppo di uomini con il volto coperto in parte da passamontagna,e un altro sriscione che aggiunge al precedente: “…Ci avranno ribelli”. A questo corteo prendono parte anche i ragazzi appartenenti al coordinamento dei collettivi studenteschi.
10.20 – Assessori della giunta Pisapia presenti al corteo
Cristina Tajani, assessore allo Sviluppo economico, e Pierfrancesco Maiorino, responsabile delle politiche sociali, sono presenti alla manifestazione. La Tajani sottolinea come forme di protesta come quella di oggi “vadano sempre sostenute perchè il governo ha messo in campo una manovra incerta” e questa incertezza “fa perdere credibilità al paese a livello internazionale. Majorino ringrazia la Cgil per “aver messo in campo una protesta per far sì che non siano sempre i soliti noti a pagare”.
10.06 – Pronto un secondo corteo da laro Cairoli
Mentre le diverse sigle legate alla Cgil sono radunate in porta Venezia, in largo Cairoli sta per partire una seconda manifestazione organizzata dalla sigla sindacale Usb e dal centro sociale Cantiere: gli stessi che ieri hanno attuato il blitz in piazza Affari e dentro la borsa di Milano. Sono circa 500 persone. Il corteo passerà da via Cusani, via Broletto, via Grossi, via Santa Margherita, via Case rosse, piazza Meda, via Matteotti fino ad arrivare a piazza San Babila.
10.05 – Rosati: “Famiglie in crisi, serve cambio politica di economica”
Migliaia di persone radunate ai bastioni di Porta Venezia. In testa uno striscione con su scritto: “No alla manovra del Governo, sì alla crescita, equità, occupazione e futuro per i giovani”. In testa il segretario della Camera del lavoro Onorio Rosati che spiega le ragioni della protesta: “Vogliamo contrastare la manovra del governo data l’assoluta gravità della situazione del Paese. E’ una manovra sbagliata e iniqua che non aiuta e non favorisce il rilancio dell’occupazione e che colpisce sempre piu’ gli stessi. Sono in crisi le famiglie e chiediamo un cambio di politica economica”.
TORINO
11.43 – Imbrattata la sede di Bankitalia
La facciata della sede della Banca d’Italia è stata imbrattata oggi con della vernice rossa da alcuni manifestanti dell’Usb. Prima del lancio i dimostranti, che facevano parte di un altro corteo rispetto a quello ufficiale della Cgil, hanno indossato camici verdi mimando il prelievo di sangue dalle loro braccia.
10.10 -Il segretario Prc Ferrero: “Il governo usa la crisi per tagliare diritti dei lavoratori”
“Sbaglia il capo dello Stato a fare appelli come se in sè l’approvazione della manovra risolvesse i problemi. Questa manovra al contrario li aggrava perchè oltre che ingiusta e recessiva non assume nessun provvedimento contro la speculazione”. Così il segretario nazionale di Prc-Fds, Paolo Ferrero, che è presente al corteo della Cgil torinese. Per Ferrero “il governo sta usando la crisi per tagliare i diritti ai lavoratori e demolire lo stato sociale”.
9.38 – Già migliaia di persone in piazza Vittorio
Nel capoluogo piemontese, una delle piazze piu’ grandi d’Europa è gremita di gente che ha risposto all’appello del sindacato. “Sara’ la piu’ grande manifestazione – dice Donata Canta, della Cgil torinese – degli ultimi 15 anni”.
GENOVA
10.58 – D’Alema: “Protesta che va acoltata”
“Questa è una protesta immensa di cui bisogna capire il peso e che va ascoltata”, ha detto Massimo D’Alema, presidente del Copasir, presente al corteo del capoluogo ligure. “Questa manovra – ha aggiunto – e’ percepita come ingiusta perche’, ancora una volta, scarica i costi maggiori sui cittadini piu’ deboli e non contiene nulla per il lavoro, lo sviluppo e la crescita del Paese”, ha aggiunto.
10.00 – Lamonica (Cgil): “Il governo lavora per dividere i sindacati”
“Questo governo ha sempre lavorato scientificamente per la divisione del movimento sindacale e continua ad operare per questo anche inserendo nella manovra misure che nulla hanno a che vedere con i problemi del paese”, ha affermato Vera Lamonica della segreteria nazionale Cgil, che ha aggiunto: “Noi speriamo che anche Cisl e Uil non sottovalutino più quello che sta accadendo e ascoltino la protesta che cresce nel paese. Noi lavoreremo sempre per l’unità sindacale ma anche e prima di tutto per il mondo del lavoro”.
9.58 – Partito il primo dei due cortei
La manifestazione ha preso avvio dal Terminal Traghetti e si sta dirigendo verso Piazza De Ferrari dove confluirà anche il secondo corteo, in partenza dalla stazione ferroviaria di Genova-Brignole. Alla manifestazione si è unita anche una delegazione dell’associazione ligure dei giornalisti con uno striscione su cui si legge “no al bavaglio, si ai diritti dell’informazione, si ai diritti del lavoro”.