Una buona chiusura per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib a 14.645,96 punti (+4,24%), dopo i risultati negativi degli ultimi due giorni. Apertura positiva per Wall Street
Il Fondo Monetario Internazionale stronca le speranze di crescita dell’Italia: l’anno prossimo, il nostro paese crescerà ancora meno del previsto. Nell’ultima bozza del World Economic Outlook si stima in Italia una crescita del Pil 2012 dello 0,5%, e non più dello 0,7%. In parallelo si abbassano anche le previsioni per il Pil mondiale, al 4,0% nel 2011 e al 4,2% nel prossimo anno. La disoccupazione è ancora elevata ma scenderà progressivamente in quasi tutto il mondo, anche se in Eurolandia quest’anno resterà ancorata al 10%. Il vero allarme però viene dalla Spagna dove la quota dei senza lavoro salirà dal 20,1 al 20,7%. L’inflazione in Italia arriverà al 2,6% quest’anno, per poi ridiscendere all’1,6% il prossimo. Sempre nell’area euro l’unico paese dove i prezzi scenderanno è la Grecia. Secondo le stime del Fmi, il tasso di inflazione passerà dal 4,7% del 2010 al 2,9% nel 2011 e all’1% nel 2012.
Borse europee – Dopo la giornata nera di ieri per le borse europee, con il il Ftse Mib che perdeva l’1,98%, oggi si chiude in positivo: Londra +3,14%, Parigi +3,36%, Francoforte +4,07%, Madrid +2,27%. Milano in mattinata ha superato i tre punti percentuali e chiude al +4,24%; Amsterdam +2,82%, Stoccolma +3,47%, Lisbona +2,41% e Zurigo +2,50%. Brillante Atene che sale di 3,95%. L’indice d’area guadagna complessivamente quasi il 2%. L’effetto positivo innescato dalle Piazze asiatiche contagia quindi anche i listini del Vecchio Continente: l’indice All Share sale del 4,08%. Lo spread tra i Btp decennali e i bund si è ristretto a 334 punti, dopo essere salito ieri sopra i 360 punti base. Il ministero del Tesoro ha annunciato oggi di aver riacquistato titoli di Stato per 1,4 miliardi di euro. Il differenziale di rendimento tra i ‘bonos’ spagnoli a dieci anni e i titoli di stato tedeschi è invece a quota 309. Bene il gruppo Fiat, con il Lingotto a +5,45%, Fiat Industrial +4,39%, Exor +5%, dopo che questa mattina è arrivato l’annuncio della nomina a presidente di Chrysler, di Sergio Marchionne. Positivi gli altri industriali come Pirelli e Finmeccanica. Bene i tecnologici con St +3,4% e Prysmian +3,6%. In recupero le banche, con Intesa +2,2% sopra quota 1 euro, Unicredit +2,5%, Monte Paschi +3%, Bpm +3,4%. Intanto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel difende l’euro, che “è la garanzia dell’unità europea”. La Germania si schiera,all’interno del G7, dalla parte dei Paesi contrari a nuovi interventi congiunturali per sostenere l’economia in crisi. Il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato: “La prossima tranche degli aiuti alla Grecia non è garantita” se Atene non rispetterà tutte le condizioni per poter ricevere il prossimo pagamento.
Borse asiatiche – Le piazze finanziarie cinesi chiudono in rialzo. L’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong ha chiuso a +1,71%, pari ad un guadagno di 337,5 punti, finendo a 20.048 punti. Bene anche la borsa di Shanghai, dove l’indice Composite ha chiuso in attivo di 45,57 punti, pari all’1,84%, finendo a 2.516,09 punti.
Apertura positiva per Wall Street: il Dow Jones sale dello 0,82% a 11.248,30 punti, il Nasdaq avanza dell’1,56% a 2.512,38 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 1,31% a 1.180,45 punti. Sui mercati, grande attesa per il beige-book della Fed e per il discorso di domani del presidente Usa, Barack Obama che chiederà al Congresso il via libera all’impiego di 300 miliardi di dollari per creare nuova occupazione. Un’iniezione di fiducia ai mercati europei arriva dalla direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Cristine Lagarde: “I leader europei hanno preso impegni molto forti a proposito dell’euro e dell’eurozona. Penso che i mercati dovrebbero valutare positivamente la forza di queste dichiarazioni. Inoltre, ci sono stati progressi importanti in Italia dal punto di vista del risanamento dei conti pubblici e delle riforme strutturali”. Nel frattempo la Corte Costituzionale tedesca ha giudicato legale la partecipazione del paese al salvataggio della Grecia, chiedendo però che in futuro ci sia il via libera della Commissione bilancio.