Alla seduta erano presenti anche molti cittadini di Sesto. Tra loro l'imprenditore Piero Di Caterina, che ribadisce le sue accuse: "E' un sistema, i vertici non potevano non sapere". Oldrini ribatte: "Io non ho ricevuto nessun avviso di garanzia"
Ma gli esponenti del Carroccio non sono stati i soli a esprimere critiche nei confronti di Oldrini. Da più parti tra i cittadini che hanno deciso di presenziare alla seduta del Consiglio, si levavano accuse verso “i politici chiacchieroni che tirano solo l’acqua al proprio mulino”.
C’era anche Piero Di Caterina, l’imprenditore sestese che per primo, con le sue dichiarazioni, ha fatto partire l’inchiesta sul giro di tangenti. E che, ancora una volta, ha confermato le sue accuse che coinvolgono anche Penati: si tratta di un sistema strutturato, per cui i vertici “non potevano non sapere”, ha commentato Di Caterina.
Durante la seduta i consiglieri del Pdl hanno accusato la giunta di aver aumentato, nel corso dei numerosi passaggi di proprietà, le volumetrie delle ex acciaierie Falck. Oldrini, però, non pare proprio intenzionato a cedere la sua poltrone: “Non vedo perché mai dovrei fare un passo indietro, io non ho ricevuto nessun avviso di garanzia”. Anzi, ha aggiunto il sindaco, “proprio in un momento difficile come questo penso che sia importante assumersi le proprie responsabilità”.