Il ministro dell'Interno giunge a questa conclusione, dopo aver consultato il sindacato di polizia e ribadisce: "Andremo avanti, si dovranno rassegnare. L'opera continuerà". Fermate due donne per resistenza a pubblico ufficiale
Le forze dell’ordine hanno fermato due donne mentre tentavano di danneggiare la recinzione: Marianna Valenti, 20 anni, studentessa originaria di Rovereto e residente a Torino, ed Elena Garberi, 39 anni, di Chiomonte che lavora nel campo del sociale. Adesso si trovano nel carcere di Torino con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violenza. Duro il commento del sindacato di polizia: secondo Massimo Montebove, consigliere nazionale del sindacato ”in Val di Susa una parte del movimento attacca le forze dell’ordine solo per uccidere, si vuole il morto”. Gli fa eco il Ministro dell’Interno Roberto Maroni: “Ho sentito il sindacato di polizia che sostiene che i manifestanti hanno intenzione di uccidere. Io temo che sia proprio così”. Il sindaco di Chiomonte Renzo Pinard non arriva a formulare questa ipotesi, ma parla di “momento particolarmente difficile”, mentre Alberto Perino, uno dei leader del movimento no-Tav ribalta la prospettiva: “I manifestanti vorrebbero piuttosto non essere uccisi dato che il vero problema è che si continua a sparare ad altezza d’uomo, anche se si tratta di lacrimogeni per i quali però, qualcuno ha già riportato danni al viso. Sarebbe il caso che tutti si impegnassero ad abbassare un po’ i toni”.