Nessuna bandiera in piazza per fare “piazza pulita”. Fare in modo che ciascuno partecipi come “rappresentante di se stesso” per gridare basta ai privilegi della Casta: è questo l’intento della manifestazione organizzata – in concomitanza con un’altra iniziativa, il “Cozza Day” organizzato da Beppe Grillo e dal suo Movimento 5 stelle – dal popolo viola e dagli “indignados” italiani.  Il corteo è partito intorno alle 15 da piazza della Repubblica a Roma: circa un centinaio di persone dietro lo striscione con su scritto “Non siamo merce di politici e banchieri” hanno espresso la loro contrarietà alla manovra finanziaria varata dal governo Berlusconi e il dissenso verso una classe politica in cui “dilagano corruzione e malaffare”.

“Vogliamo far sapere che non ci stiamo che a pagare i costi della crisi e del fallimento economico del governo siano i giovani e le famiglie mentre la classe politica si guarda bene dall’intervenire”, ha detto Gianfranco Mascia del Popolo Viola.

Principi chiave della manifestazione sono la non-violenza e l’assenza di capi o rappresentanti. “E’ l’assemblea – fanno sapere ancora dal Popolo Viola – il cuore del motore democratico dell’indignazione”. Non a caso in piazza San Giovanni, dove si ferma il corteo,  non è allestito nessun palco: è previsto invece un dibattito “orizzontale” che proseguirà fino alla serata, e durante il quale parleranno esponenti del Movimento degli Indignati italiani per spiegare chi sono. Ma chiunque potrà prendere la parola per “esprimere la propria indignazione” e “presentare proposte”.  In più una serie di incontri tematici, fra cui il tavolo sul lavoro organizzato dall’Isola dei Cassintegrati alle 17.

Molti portano con sé una tenda per accamparsi in San Giovanni in Laterano fino a domani: “l’obiettivo – ha spiegato ancora il portavoce del Popolo Viola Gianfranco Mascia – è dare vita ad una mobilitazione di due giorni con modalità del tutto innovative e molto simili a quelle che nei mesi scorsi hanno travolto il Nord Africa, la Spagna, la Grecia e il Portogallo.

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