Dopo oltre 10 ore di lavori, la votazione si chiude positivamente con 17 voti favorevoli. Forza Italia, An e i due esponenti della lista civica Pasini, tra gli accusatori del "sistema Sesto", non hanno partecipato al voto
Il soggetto che ha proposto il programma integrato d’intervento è la Sesto Immobiliare Spa, una società che fa parte del gruppo Bizzi & Partners development. Molto soddisfatto l’amministratore delegato Davide Bizzi: “Si tratta del primo, fondamentale, passo di un lungo percorso che permetterà alla città di riappropriarsi finalmente di un’area da troppo tempo abbandonata e degradata”. A guardare nel dettaglio il piano (vedi qui tutti i documenti sull’area Falck), si tratta di 607 mila metri quadrati (il 60 per cento del totale) di edilizia residenziale (libera, 485.824 metri quadri, pari all’80% del totale, e convenzionata, 121,456 metri quadri, il 20 per cento del costruito). Sesto potrà quindi ospitare 20 mila nuovi abitanti. A questo cemento si aggiungono 49mila metri quadri di produzione beni e servizi; 81mila di produttivo; 147.853 di terziario; 27mila di ricettivo; 100mila di grande distribuzione – un centro commerciale da 50.000 metri quadrati – più una quota di media distribuzione e commercio di vicinato. E, ancora, 598.625 metri quadrati di parcheggi interrati.
Secondo Oldrini ” questo è un progetto fondamentale”. Il primo cittadino sottolinea la parte verde del piano: “Mi chiedo quale progetto in Italia preveda che si realizzino 180mila mq di edilizia convenzionata e sociale. Dove si salvano e si recuperano edifici di archeologia industriale di questa importanza e grandezza. Dove si realizza un parco di 450mila mq che passa gratuitamente alla comunità. In quale parte d’Italia c’e’ un progetto di questa qualità e di queste dimensioni pronto a partire?”. La magistratura, ha concluso il sindaco, “continuerà il suo lavoro con il nostro massimo rispetto, ma i suoi tempi sono diversi da quelli di chi amministra e governa”.
Sul caso Penati, indagato per le tangenti sull’area ex Falck e per l’acquisto della Milano-Serravalle, si è espresso ieri il sindaco di Torino Piero Fassino: ”Non ho mai avuto la sensazione che attorno a Filippo Penati, che conosco e stimo come dirigente, ci fosse un sistema. Lui per primo ha separato la sua posizione individuale da quella del partito. Vedremo le indagini, la presunzione di innocenza vale anche per lui”.