Tirocinanti rispediti al mittente. Questa la scandalosa situazione che stanno vivendo più di 20 laureati dell’Ateneo di Bologna, che avrebbero dovuto partecipare a breve ai tirocini Mae-Crui, esperienze formative promosse dal Ministero degli Affari Esteri e dalla fondazione Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), presso gli uffici dell’amministrazione centrale di Roma o presso le sedi all’estero.
Motivazione? L’emanazione del decreto legge 138, in seguito alla nuova manovra finanziaria del Governo, che ha stravolto completamente i requisiti richiesti ai laureati per poter partecipare ai tirocini, lasciando ad Alice Ciani, laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Ateneo di Bologna e vincitrice del bando per partecipare al tirocinio, un senso di smarrimento e di indignazione, a pochissimi giorni dall’inizio del suo stage presso il Ministero degli Esteri. Per l’esattezza cinque. Davvero pochi, per arrendersi ad un’occasione di formazione unica, dopo anni di studi e sacrifici.
“Ho partecipato lo scorso maggio – racconta Alice con la voce carica di rabbia – al bando di tirocinio. L’ho vinto, convinta che avessi tutti i requisiti per partecipare, compreso il requisito necessario per poter partecipare ai tirocini, ovvero i 18 mesi dalla laurea, essendomi laureata a marzo 2010. Ma martedì, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la mail che mi avvisava che il tirocinio era stato annullato, in seguito all’entrata in vigore del decreto legge 138 del 13 agosto, per cui i 18 mesi diventano 12. Con poche righe mi veniva negata la possibilità di partecipare ad un’esperienza che aspettavo da tempo”.
Ma c’è di più. Perché il decreto legge non ha validità retroattiva, per cui tutti i laureati ritenuti vincitori del bando prima dell’entrata in vigore della norma, potrebbero essere ammessi comunque all’esperienza formativa. Unico ateneo escluso, quello di Bologna. Pare infatti che, in seguito alla nuova manovra finanziaria del Governo, in cui rientrerebbe il decreto legge 138, l’Ufficio provinciale del lavoro di Modena, abbia emanato una nota interna esplicativa del decreto, in data 22 agosto, per cui verrebbe rispettato in toto il vincolo dei 12 mesi, con validità immediata.
“Dopo aver ricevuto la notizia – continua Alice – che per giunta ho ottenuto dal Ministero e non dall’Università, che pare avvolta da una bolla di mutismo con risposte che non danno alcuna spiegazione, non ci volevo credere. Avevo già affittato la casa per tre mesi, avevo investito ormai il mio tempo in quest’esperienza. Ora mi trovo a dover fare i conti con una burocrazia assurda e ingiusta. E nessuno ci vuole rispondere”. Ci si chiede allora perché tanta fretta nell’emanazione della nota esplicativa, e quale sia la reale motivazione dell’esclusione di ragazzi giudicati meritevoli.
Tra attese infinite e ricerche di risposte valide, Giovanna Filippini, dirigente dell’area relazioni internazionali dell’ateneo di Bologna ha fornito alcune spiegazioni parziali: “Il decreto legge 138 cambia i requisiti richiesti ai laureati per poter partecipare ai tirocini Mae-Crui. E la legge non specifica che ci debba essere una fase transitoria per i ragazzi che avevano già stipulato un contratto di tirocinio. Dice solo che chi non ha i requisiti dei 12 mesi non può partecipare”. E sul ritardo nella comunicazione dell’annullamento dei tirocini ai ragazzi: “Dovevamo valutare la situazione e stabilire come dovevamo muoverci. Per questo si è verificato un ritardo”. Parole che non spiegano però la complessità della situazione.
Dall’Ufficio provinciale del lavoro di Modena, arrivano voci discordanti su quanto riferito ai tirocinanti. Sembrerebbe infatti che la validità d’applicazione della nota interpretativa si limiterebbe al territorio di Modena e Provincia lasciando esclusa Bologna. Parole che, se ritenute valide, ribalterebbero completamente lo stato delle cose, rendendo tutto ancora più confuso e intricato, lasciando i diretti interessati in una condizione di “limbo”.
La situazione, con il passare delle ore, diventa sempre più complessa. Nel silenzio abissale della Regione Emilia Romagna, che continua a dirsi estranea alla vicenda, senza voler rilasciare alcuna dichiarazione perché la Manovra Finanziaria resta ancora in via di definizione, la responsabilità dell’annullamento dei tirocini va a ricadere interamente sulla scelta dell’Ateneo, che avrebbe deciso di aderire alla nota dell’Ufficio del Lavoro di Modena.
Insomma una situazione che appare chiaramente di stallo “voluto”, tra chi non vuole metterci il becco, chi non risponde e chi continua a prendere tempo. Ma i ragazzi iniziano a fare il conto alla rovescia dei giorni che restano per rientrare nei diciotto giorni. Il tempo, al di là delle chiacchiere, per loro sta scadendo.
di Carmen Pedullà