“La mossa fatta dal ministro Maurizio Sacconi con l’articolo 8 è importantissima” e “ha risolto tantissimi problemi”. Così l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, conversando con i giornalisti al Salone dell’auto di Francoforte ha commentato la norma sui contratti aziendali, tanto osteggiata dai sindacati, che ridarà “certezze, non solo alla Fiat ma a tutti quelli che vogliono investire in Italia”. “Abbiamo la certezza di poter gestire” gli stabilimenti, “che era la cosa importante per la Fiat. Quello che serviva ci è stato dato, non solo a noi – ha insistito – ma a tutti gli industriali”. E a proposito delle critiche dei sindacati, Marchionne ha sottolineato: “Il provvedimento è di una chiarezza bestiale: se la maggioranza dei lavoratori è d’accordo la proposta va avanti”.
Marchionne è intervenuto anche sui modelli da produrre a Mirafiori per i quali “nessuna decisione è stata presa perché stiamo analizzando la situazione”. Nel ribadire di non aver escluso neppure la possibilità che siano prodotti, come previsto dall’accordo con i sindacati, i suv Alfa e Jeep, il capo del Lingotto ha detto: “Entro qualche settimana decideremo”. “Mirafiori sta bene – ha aggiunto Marchionne – lasciatela stare in pace”. Alla domanda se Fiat stia valutando l’andamento del rapporto euro-dollaro o la debolezza dell’economia europea per decidere i modelli da produrre a Torino, Marchionne ha risposto “sì, entrambe le cose”. Poi ha aggiunto: “lasciateci lavorare in pace, lo stiamo facendo in modo serio”. L’ad della Fiat ha parlato anche di Pomigliano: “L’importante è che la macchina stia partendo. Stiamo definendo la data per la visita del presidente Napolitano”. E se anche “il mercato italiano ed europeo dell’auto nel 2011 e 2012 sarà difficile – ha assicurato Marchionne – i target di Fiat e Chrysler per il 2011 sono confermati”.
Sulla manovra l’amministratore delegato di Fiat è convinto che “tutti stiano guardando all’Italia per vedere come risolve i suoi problemi”. E per questo, ha aggiunto, “è necessario essere totalmente credibili a livello internazionale. Bisogna fare le cose in modo molto serio. Il mondo ci sta guardando, non voglio esprimere giudizi su punti specifici della manovra, i problemi dell’Italia sono da risolvere. Sono preoccupato, ci vuole l’impegno di tutti”.
Poi, commentando l’andamento nervosissimo di Piazza Affari, dove i titoli legati a Fiat sono stati in territorio negativo per l’intera mattinata e hanno iniziato una timida ripresa solo a metà giornata, l’ad ha detto: “Non me ne importa niente, a noi interessa la realtà industriale. C’è uno sconto Italia sul valore dell’azione”.