Il presidente della commissione Ue, Josè Manuel Barroso, apre all’emissione di titoli di debito europei (mentre la Germania resta critica): “Confermo che la Commissione presenterà le sue opzioni per l’introduzione degli eurobond”. Nel suo intervento al dibattito sulla crisi dell’Eurozona al Parlamento di Strasburgo, Barroso smorza però gli entusiasmi: “Gli eurobond non sono una panacea. Dobbiamo essere onesti: questo non porterà a una soluzione immediata di tutti i problemi che stiamo affrontando. Sarà un elemento nel dibattito complessivo verso una ulteriore integrazione economica e politica”. Dopo questa notizia i listini in Europa hanno invertito bruscamente la rotta. Dopo un avvio in calo, girano in rialzo, compresa Parigi che rimbalza dello 0,25%. Le banche francesi invece, in apertura di seduta, hanno subito un crollo dopo che l’agenzia Moody’s ha tagliato il rating di Societé Generale e Credit Agricole. Poi riducono le perdite: SocGen perde il 3,9%, Bnp Paribas il 2,7%, mentre Credit Agricole guadagna lo 0,33%. Anche Piazza Affari ha cambiato rotta e il Ftse Mib e a metà seduta sale dell’1,37% per poi chiudere a +2,69%, mentre l’All Share guadagna il 2,52%. Francoforte cresce del 3,3%, Parigi chiude a 1,87% e Londra a +1,02%. Meglio Madrid (+1,5%). Il differenziale tra i Btp decennali italiani e i Bund tedeschi scende sotto a quota 380 punti, dopo essere volato ieri fino a un massimo storico di 407 punti e raggiunge quota 371. La Banca Centrale Europea nel corso della giornata ha acquistato titoli di Stato italiani. Molto critica Emma Marcegaglia, secondo cui “avere questo spread vuol dire che le banche non hanno più soldi per finanziarsi, e non hanno più soldi da dare a noi”.
Il direttore dell’Fmi Christine Lagarde approva intanto la manovra economica presentata dall’Italia perchè “va nella giusta direzione”. “Come sempre in questi casi, però, ora la chiave diventa la determinazione e l’implementazione delle misure. E’ l’unico modo per convincere i mercati, e i paesi partner, della serietà delle azioni intraprese” ha dichiarato la Lagarde in un’intervista pubblicata su La Stampa.
LA CRONACA ORA PER ORA
18.00 – Spread Btp-Bund in calo
Fine di seduta in netto calo per lo spread tra il bund tedesco e i btp decennali italiani che torna vicino alla soglia dei 370 punti (per l’esattezza a 371 punti) dopo avere toccato in mattinata i 401 punti. Netta discesa anche per il differenziale fra i titoli tedeschi e quelli spagnoli, che chiude a 348 punti.
17.30 – Milano chiude in rialzo
Chiusura in buon rialzo per il Ftse Mib, che torna sopra quota 14mila punti a 14.140,08 (+2,69%). La Borsa di Francoforte termina in deciso rialzo con l’indice Dax a +3,36% a 5.340,19 punti. Parigi + 1,87%, Londra + 1,02%.
17.00 – Inversione di tendenza per Wall Street
Wall Street inverte bruscamente la rotta e passa negativa. Il Dow cede lo 0,67%. A quanto riportano vari siti specializzati Usa, a provocare la repentina inversione di marcia, sarebbero state notizie provenienti dall’Austria, relative ad un rinvio del voto del Parlamento austriaco sul potenziamento dell’Efsf, il fondo salvastati che, tra l’altro, è di importanza cruciale per il secondo salvataggio della Grecia.
16.09 – Rallenta la borsa di Milano
Il Ftse Mib torna sotto i 14 mila punti e segna +1,37% a 13.958 punti e l’All Share +1,3%. A Milano peggiora Unicredit, prima poco sotto la parità e ora in calo del 3,12%; tra gli istituti di credito restano invece forti Intesa Sanpaolo (+1,46%) e Banco Popolare (+3,26%). Continuano a correre Finmeccanica (+14,67%) e Ansaldo (+24%); in evidenza Stm (+8,57%) e i titoli del Lingotto (Fiat +3,41%, Fiat Industrial +3,96%). Brillante Snam rete gas (+3,65%) e tutti gli energetici.
15.35 – Wall Street apre in rialzo
Wall Street apre in rialzo: il DowJones segna +0,25%, il Nasdaq +0,61% e lo S&P 500 +0,31%.
14.20 – Banche italiane in ripresa
A Milano corrono in particolare, Intesa Sanpaolo (+3,3%) e il Banco Popolare (+3,35%). Unicredit cede invece lo 0,54%. Bene Bpm (+1,69%) già ieri in grande spolvero: il board ha sancito un’accelerazione dei lavori sulla governance, con il probabile passaggio al duale che sarà approvato entro fine mese per poi procedere a un aumento di capitale che dovrebbe essere nell’ordine di 900 milioni di euro.
13.54 – Mumbai chiude in rialzo
Nonostante il panorama internazionale negativo, la borsa indiana di Mumbai ha chiuso con un rialzo dell’1,47% grazie anche al recupero delle borse europee.
13.00 – Piazza Affari amplia il rialzo
Scatto per la Borsa di Milano, che continua ad accelerare insieme alle altre piazze d’Europa: il Ftse Mib sale a guadagnare il 2,21% e torna sopra i 14 mila punti, a 14.072, e l’All Share segna +2,01% a 14.934. Lo spread arriva a 380 punti.
12.24 – Finmeccanica vola in borsa
Finmeccanica prende il volo in Piazza Affari (+9,78%) e Ansaldo corre fino alla sospensione in asta di volatilità con un rialzo teorico del 45% sulle indiscrezioni di un riassetto del gruppo e di una possibile dismissione. Prosegue l’andamento positivo di Piazza Affari: il Ftse Mib segna +1,38% a 13.595 punti e l’All Share +1,225 a 14.820 punti.
11.46 – Berlusconi incontra il vicepresidente della Conferenza politica consultiva del popolo cinese
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sta incontrando a palazzo Chigi il vicepresidente della conferenza politica consultiva del popolo cinese, Wang Gang. La Cina, che detiene il 4% del debito pubblico italiano, potrebbe contribuire ulteriormente alla salvezza del nostro paese (leggi l’articolo).
11.22 – Shanghai chiude in rialzo
Chiusura positiva per la Borsa di Shanghai dove il Composit Index a fine giornata segna un progresso dello 0,55% a 2.484,83 punti. In Europa c’è grande attesa per la conference call, prevista intorno alle 16 ora di Atene (le 18 in Italia), tra il presidente francese Nicolas Sarkozy, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier greco Georges Papandreu.
10.59 – Spread Btp-Bund in calo
Il differenziale tra il Btp decennale e il Bund tedesco torna sotto i 390 punti base, calando a 388 punti. In mattinata aveva toccato il picco di 401,9 punti. La Bce, nel corso della giornata, continuerà ad acquistare i titoli di Stato italiani, come sta facendo ormai da mesi.
10.42 – Barroso apre agli euro-bond
“Confermo che la Commissione presenterà le sue opzioni per l’introduzione degli eurobond” ha detto il presidente Barroso al dibattito sulla crisi davanti al Parlamento europeo. “Ma non sono una panacea” ha aggiunto.
10.36 – Bankitalia: debito pubblico record a luglio
A luglio il debito pubblico italiano sale a 1.911,807 miliardi di euro, oltre 10 miliardi di euro in più rispetto a giugno (1.901,874 mld). A luglio dello scorso anno il debito pubblico si attestava a 1.839,929 mld di euro.
10.22 – Hong Kong chiude in leggero aumento (+0,08%)
Chiusura leggermente in attivoper la borsa di Hong Kong, dove l’indice Hang Seng ha terminato le contrattazioni a +0,08%. La giornata borsistica nell’ex colonia britannica non era stata delle migliori: pur avendo cominciato in attivo dopo una giornata di stop a causa di festività, l’indice Hang Seng è riuscito a perdere anche oltre 1,30% per poi riprendersi nel finale, chiudendo a 19.045,44 punti, guadagnandone 14,9. Positiva anche Shanghai, dopo l’indice Composite ha guadagnato lo 0,55% pari a 13,52 punti, chiudendo a 2.484,83 punti.
09.59 – Europa rimbalza con auto e energia
Seduta ad alta volatilità cheporta i listini in Europa a invertire bruscamente rotta. Dopo un avvio in calo girano in rialzo, compresa Parigi che rimbalza dello 0,89%.
Le Borse puntano sui titoli del settore energetico (+1,26%) e sulle auto (+1,30%). Sempre deboli le banche (-0,34%).
09.06 – Piazza Affari apre in calo, Ftse Mib -1,17%
Piazza Affari apre la giornata di contrattazioni in calo. A Milano l’indice Ftse Mib perde l’ 1,17% a 13.604 punti. Stesso andamento per l’All Share che cede l’1,04% a 14.489 punti.
08.07 – Wall Street chiude positiva, Dj +0,40%
Chiusura in rialzo per Wall Street dove l’indice Dow Jones a fine seduta segna un progresso dello 0,40% a 11.105,85 punti.
08.05 – Tokyo chiude negativa, Nikkei -1,14%
La Borsa di Tokyo chiude con un ribasso dell’1,14%, con l’indice Nikkei che scende a 8.518,57 punti.