C’è un treno particolare che parte sabato 17 alle ore 18.30 da Piazza John Lennon a Mezzano (Ra). È un treno che arriva da lontano e che di strada ne ha fatta tanta.
È partito dai sentieri tracciati dai partigiani che sessant’anni fa hanno combattuto il nazifascismo e si è fermato in tutti quei luoghi in cui c’è stato bisogno di resistere. Anche dopo che la guerra era finita. Le stragi, le violenze e i soprusi – anche in questi anni di repubblica – sono state troppe per farne un elenco completo. In ognuno di quei luoghi, però, c’è stato qualcuno che non ha dimenticato. Non ha dimenticato perché conosceva nella propria carne il fascismo. Che non è una solo una parola. Ma è l’odore del sangue, delle botte, l’uso della forza contro i deboli anche quando non è esercitata con i manganelli. È tutto quel che ha fatto scrivere nella Costituzione che siamo (dovremmo essere) un paese antifascista.
Ormai non lo siamo più nei fatti. Ma c’è bisogno di ricominciare a esserlo. I segnali che arrivano dai movimenti sono tanti. Ma ne servono ancora. Uno di questi: un segnale piccolo, ma importantissimo arriva dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Mezzano. Un piccolo paese a pochi chilometri da Ravenna dove quelli dell’ANPI hanno ristrutturato due vagoni ferroviari per farli diventare un centro culturale, uno spazio a disposizione di chi continua a resistere anche oggi.
La ciliegina sulla torta è che questo treno è collocato a lato della piazza John Lennon. John Lennon, uno che su un treno del genere ci sarebbe salito di sicuro e magari ci avrebbe creato su una canzone delle sue.
L’appuntamento è per sabato 17 settembre alle ore 18.30 con la presentazione del progetto “Parte il treno della libertà…”, a cui seguirà lo spettacolo teatrale “…e il treno va!” della compagnia “Luigi Rasi” con la regia di Alessandra Casanova e il cantante Gianluigi Tartaull. Poiché siamo nel cuore della Romagna, alle 20 non mancherà la cena allo stand gastronomico al vicino campo sportivo. Da non perdere.