Al via domani, a Rimini, il XXVII raduno di Alcolisti anomini Italia: attesi circa 3.000 partecipanti per i tre giorni di lavori, che inaugureranno ufficialmente il nuovo Palacongressi riminese nato dalla matita dell’architetto tedesco Volkwin Marg. In contemporanea anche il 13esimo raduno Al-Anon e Alateen, ovvero dei gruppi di familiari e amici (adulti e adolescenti) di un bevitore compulsivo.
A Rimini, ci saranno i racconti e la presa d’atto di mille esperienze diverse – quelle che portano ad attaccarsi al bicchiere per dolore, gioia, o noia, e poi ad abbandonarlo- ma anche il tempo per discutere di argomenti operativi e degli aiuti con i quali affrontare una malattia tra le più insidiose, la dipendenza dall’alcool appunto.
Sarà poi presentato e discusso il percorso che ha portato alla redazione di un protocollo regionale che sancisce la collaborazione tra le regione Emilia Romagna (attraverso i Sert) e le associazioni. Obiettivo: il recupero scelto dall’alcolista. “Tra il prima e il dopo c’e’ una nuova vita – spiega un ex alcolista, entrato nell’associazione a 20 anni e “uscito” a 40 – è dalle cose piu’ semplici e più umili che uno rinasce. La vita rimane la stessa, con i suoi problemi, le sue gioie e i suoi dolori, ma diverso è il modo di affrontarla: il passato non va dimenticato, è uno dei nostri piu’ grandi tesori”.
Così come l’alcolista deve imparare a riprendere in mano la propria vita, i suoi familiari e chi gli sta accanto deve imparare a fare altrettanto, scindendo i problemi del singolo da quelli del nucleo familiare. “Sono persone “speciali”- spiega una rappresentante dei familiari – con una sensibilità particolare che forse li porta anche verso questi problemi. C’è tanto di buono in queste persone e, alla fine, arrivata la ‘liberazione’, la loro esperienza viene messa a disposizione degli altri”.
Un percorso lungo, che spesso dura una vita intera, ma che porta frutti: da una indagine nazionale effettuata nel 2009 su oltre 1400 membri dell’associazione, oltre il 60% ha dichiarato di non aver avuto nessuna ricaduta da quanto frequenta il gruppo, mentre il 12,3% di essere sobrio in un arco di tempo compreso tra i 10 e i 15 anni.
In Emilia Romagna sono 43 i gruppi aderenti ad Alcolisti Anonimi (uno nascerà a giorni a Parma, grazie alla collaborazione del Comune), 460 in Italia, piu’ al nord che al sud. Nata negli Stati Uniti nel 1935, l’associazione oggi è presente in 160 paesi e conta piu’ di 100.000 gruppi di autoaiuto e milioni di alcolisti recuperati. In Italia è presente da 39 anni: le sedi sparse per il territorio contano sull’aiuto degli enti locali e della ausl, ma non si accettano sovvenzioni: la regola è quella dell’autofinanziamento.
Sabato, per il taglio del nastro del nuovo Palacongressi, sono attesi a Rimini anche il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla e il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Domenica, porte aperte per visite guidate e eventi.Il momento piu’ toccante sarà domenica mattina quando, per la festa della sobrietà, per ogni decennale che verrà citato nel conto alla rovescia sui 76 anni compiuti dall’associazione nel mondo, chi si sentirà chiamato in causa accenderà una luce (a simboleggiare la luce ritrovata) e gli altri presenti applaudiranno.