“Centocinquanta anni di eleganza” alla reggia di Venaria Reale (provincia di Torino)…e 95 multe per divieto di sosta. Chi le paga? Gli organizzatori dell’evento per vip, cioè il consorzio (presidente Fabrizio Del Noce) che gestisce la reggia, ovvero ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, comune di Venaria Reale, Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo. Tradotto: soldi pubblici per infrazioni stradali private, peraltro commesse da gente facoltosa. E monta la polemica. Bipartisan.
Tutto ha inizio ieri sera, quando i personaggi dello spettacolo e della cultura invitati alla festa glamour per l’inaugurazione della mostra “La moda in Italia, 150 anni di eleganza” hanno preferito parcheggiare in una zona non consentita pur di non percorrere a piedi i 400 metri che separano l’ingresso della reggia dalle “soste legali”. Chi c’era alla manifestazione? Beppe Fiorello, Pierfrancesco Favino, Clorinne Clery, Nancy Brilli e molti altri. La polizia municipale di Venaria Reale, tuttavia, non ha guardato in faccia a nessuno: 95 multe per divieto di sosta. “Nessuno – ha commentato Giuseppe Catania, sindaco di Venaria Reale – si diverte a fare le multe, tanto più quando vi sono iniziative così importanti sul nostro territorio. Tuttavia – ha aggiunto – le zone in cui non si può parcheggiare sono segnalate chiaramente e non esiste una deroga quando sono in corso manifestazioni, a differenza di quanto possa pensare qualcuno. Non dimentichiamo che parcheggi a disposizione di tutti erano poco distanti alla zona in cui sono state fatte le multe. Le regole – ha concluso – vanno fatte rispettare anche quando dispiace: è così per i nostri cittadini e lo deve essere anche per i visitatori”. E fin qui.
Oggi, però, il colpo di scena. La direzione della reggia, infatti, ha diramato una nota con cui ha invitato chi ha beccato la sanzione a non pagarle perché vi provvederà il Consorzio di valorizzazione culturale Venaria Reale, composto per la maggior parte da enti pubblici. “Ci siamo consultati stamani con il presidente del Consorzio, Fabrizio Del Noce – ha spiegato Alberto Vanelli, direttore della reggia – e abbiamo deciso che delle spese si farà carico il Consorzio. Le persone multate, infatti, erano nostri ospiti e non è giusto che abbiano avuto questo disagio”.
Apriti cielo. ”No all’uso di soldi pubblici per pagare le multe di privati cittadini” ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Michele Coppola (Pdl), che al contempo ha auspicato che “ci sia vera e sincera collaborazione fra le istituzioni per valorizzare il territorio”, entrando in tal modo nella polemica tra chi chiedeva a gran voce una deroga per l’evento e chi, invece, non ha acconsentito. “Il tutto, ha ribadito l’assessore – nel rispetto delle regole e degli sforzi che i soggetti pubblici stanno compiendo e tutti insieme devono compiere per il bene dei cittadini e del territorio”.
Ben più netta la posizione del Movimento 5 Stelle, che con il consigliere regionale Davide Bono ha annunciato un’interrogazione nel prossimo question time dell’assise piemontese per avere chiarimenti sulla vicenda. “E’ impensabile – ha detto Bono – che con la Regione che non trova neanche un euro per pagare i lavoratori della cultura, si tirino fuori soldi per gente che non sa parcheggiare l’auto o non vuole fare 400 metri a piedi. Sono allibito. Se ci sono segnali di divieto devono valere per tutti e non hanno alcun senso provvedimenti ad personam. Piuttosto – ha aggiunto – in caso di manifestazioni alla reggia, si aboliscano i divieti di sosta nelle vicinanze oppure si organizzino servizi alternativi, quali le navette. Se fossero state altre persone a prendere la multa – ha detto Davide Bono – nessuno si sarebbe mai sognato di pagargliela”.
In serata il passo indietro definitivo, con il direttore della reggia Alberto Vanelli che ha annunciato come il consorzio non pagherà nessuna multa: “C’era la volontà di cercare una soluzione insieme al Comune, ma dopo alcune verifiche, questa strada è risultata impercorribile. Le multe le deve pagare chi le prende. A caldo mi sono proposto di pagarle personalmente, non con soldi pubblici, visto che le sanzioni erano dei miei ospiti”. Come dire: ci abbiamo provato, pazienza.