Ennesimo editoriale del direttorissimo, casualmente dedicato al suo amato premier. Lo difende, infatti, dalla richiesta di dimissioni sollevata a gran voce dalle opposizioni e da giornalisti come Pierluigi Battista, che in un suo editoriale aveva chiesto “un altro governo e un altro premier”. Così, il povero Minzo è costretto a dichiarare guerra a giornali e giornalisti. “Sono anni che la grande stampa chiede a Berlusconi di farsi da parte, anche un anno fa si parlava di governo di larghe intese, in seguito al caso Ruby e alla scissione della maggioranza, eppure il governo non cadde. Non si vede perché oggi sulla scia della pubblicazione di intercettazioni che ledono pesantemente la privacy di Berlusconi e in cui il premier non è indagato ma parte lesa, dovrebbe farsi da parte. L’unica ragione per disfarsi di questo governo sarebbero il diktat della magistratura, che non lo vuole, e il giudizio della grande stampa, a cui non è mai piaciuto. Per alcuni queste sono considerazioni ragionevoli ma a mio avviso per nulla convincenti e hanno ben poco a che fare con le regole della democrazia. Anche perché con l’opposizione alle prese con i suoi problemi – conclude Minzolini – non si vede all’orizzonte una maggioranza alternativa che possa varare una manovra in una situazione di emergenza, e questa è una considerazione razionale di non poco conto”.