Basta con le infradito! Copritevi quei piedi e tirate fuori le creeper ma soprattutto rimuovete (anche a costo di scorticarvi)la danza Kuduro dalla vostra abbronzatura.
A settembre i fuochi fatui del mercato discografico vaporizzano l’arrivo dell’autunno e portano con sé le speranze (ma anche i timori) che l’annata possa riservare ancora qualche sorpresa. E così, provando a scartare “il primo pacco”, si scopre che proprio in questi giorni è uscito Velociraptor! dei Kasabian; tornati, a quanto pare, più carichi che mai. Il sound è robusto, “bassobatteriaechitarra” sono a corredo di un tessuto elettronico consistente; chi li ha visti a Bologna qualche giorno fa giura e spergiura che sono il gruppo del momento.
Se bramate invece le tinte fosche e i cieli plumbei tipicamente autunnali, il disco che fa per voi è senz’altro quello dei dEUS; la cifra stilistica che li contraddistingue, evoca la memoria di canzoni perdute nel tempo. Keep You Close si manifesta al giusto regime, i toni restano in equilibrio, quindi mai urlati né troppo sussurrati: per chi ama i contorni delle cose e alla luce del giorno preferisce la dissolvenza del crepuscolo.
E visto che novembre è dietro l’angolo, è tempo pure di necrologi; magari quello dei Coldplay: “La band dopo lunga e penosa malattia è venuta improvvisamente a mancare all’affetto dei propri fan. Martins e soci continueranno a vivere nella mente e nel cuore di tutti coloro che li hanno amati grazie al ricordo dei primi due dischi”. Ascoltateli! Ma subito dopo siate prodighi nello staccare il poster dalla vostra cameretta.
Se la speranza è sempre l’ultima a morire, tuffatevi dentro gli intrecci sperimentali di The Whole Love dei Wilco! Ovvero il disco che Thom Yorke avrebbe voluto scrivere districandosi dalle consuetudini musicali che suo malgrado lo attanagliano. Il melting pot di sonorità che Jeff Tweedy riesce abilmente a miscelare, genera un suono compatto ed eterogeneo.
I vostri ascolti sono marcatamente mainstream? Allora non farete certo fatica nell’ascoltare Twenty, la colonna sonora del film di Cameron Crowe sul ventennale dei Pearl Jam, ovvero una band che della coerenza ha fatto il proprio vessillo, da erigere fieramente dentro un progetto multiforme curato nei minimi dettagli.
E giusto perchè gli opposti si attraggono…che dire dei Red Hot Chili Peppers? Anthony Kiedis dovrebbe ricordarsi che i dischi non si fanno con la tartaruga degli addominali e tanto meno con quelle acconciature improbabili che ci costringe a subire. I’m With You è uno specchietto per le allodole e chi li ama dovrebbe ricordarsi la regola numero uno: “Siamo fan, mica imbecilli!”.
Spazio anche ad artisti minori come ad esempio St. Vincent. Tutto e niente è riconducibile al talento di questa meravigliosa compositrice; l’album però è poco malleabile, il suono si snoda attraverso la ricerca e il gusto della dissonanza. L’hype intorno è molto alto, forse perchè la manda Nick Cave. Piacerà a tutti quelli che vogliono essere a tutti costi indiependenti.
Vogliamo cavalcare il luogo comune secondo il quale tutto è già stato fatto e quindi il futuro va ricercato dentro il passato? Bene, allora ascoltatevi il disco de The Rosebuds: le nuove sonorità sono figlie di un pop rock discretamente colto e dal retrogusto tipicamente Eighties. E a tal proposito, ha ragione Manuel Agnelli quando canta Non si esce vivi dagli anni 80…
Per ascoltare qualcosa di nuovo, non rimane che andare su Marte, pianeta sul quale vive da tempo Bjork. Qualcuno dice un nome, una garanzia, qualcun altro sostiene il contrario: si è bevuta il cervello; di certo le app che compongono le meccaniche di Biophilia liberano ancora una volta la sua voglia di sperimentare. Sarà il disco dell’anno? Secondo me no.
Nove dischi, per fare qualche conto, affinchè resti intatta la necessità di continuare ad ascoltare la musica. Shakespeare a tal proposito disse: “L’uomo che non ha alcuna musica dentro di sé, che non si sente commuovere dall’armonia di dolci suoni, è nato per il tradimento, per gli inganni, per le rapine. I moti del suo animo sono foschi come la notte: i suoi appetiti neri come l’erebo. Non vi fidate di un siffatto uomo. Ascoltate la musica”.
Provate a sostenere il contrario.
9 canzoni 9 … per vaporizzarsi al crepuscolo
Lato A
Yesterday Tomorrow • Tindersticks
Bloodbuzz Ohio • The National
Vocal • Madrugada
The Funeral • Band Of Horses
Lato B
Painted Sun in Abstract • Trent Reznor & Acticus Ross
Just Don’t Know • El Guapo
I Heard Wonders • David Holmes
Harmony • Clinic
One • Alva Noto & Blixa Bargeld