E cinque. Tante sono state le volte in cui in pochi minuti la maggioranza di governo è stata battuta oggi alla Camera. ”Il dato politico è chiaro, la maggioranza non tiene e l’opposizione è compatta” esultano dall’opposizione Pd. Il centro-destra è caduto sugli emendamenti di alcuni autentici misconosciuti, come quelli proposti dai deputati Pd Elisabetta Zamparutti e Roberto Morassut e, inoltre, per due volte sul ddl sugli spazi verdi urbani.
Alla fine dai banchi del Pdl, vista la debacle è stato chiesto il time out, la sospensione, ma non è servito a nulla, perché poco dopo l’esecutivo è andato sotto per la quinta volta. Tanto da spingere il sottosegretario all’Ambiente, Elio Belcastro, a dichiarare: “Il governo si rimette all’Aula su tutti gli emendamenti al testo sugli spazi verdi pubblici urbani”.
Hanno pesato, soprattutto, le assenze nelle file di Pdl e Lega. Emendamenti su provvedimenti poco pesanti, per carità, ma che non fanno stare tranquilla la maggioranza, chiamata dopodomani all’ennesimo voto di verifica, quello sì pesante, sulla richiesta di arresto per il deputato Pdl Marco Milanese, su cui l’aula della Camera sarà chiamata a votare giovedì. Un vero e proprio esame per capire la tenuta di questa maggioranza. E le fibrillazioni si avvertono, visto che da giorni esponenti come il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ripetono come una cantilena: “Il governo su Milanese non rischia”.
Il capogruppo Pd, Dario Franceschini, ha affidato a Twitter i commenti: “Rieccoli: primi voti della settimana, maggioranza battuta. Senza voto di fiducia – continua – la maggioranza non c’è più”.
Chi gongola è anche l’opposizione di centro-destra. Il presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, rimarca “il governo è debolissimo”, al quale si aggiunge il numero uno dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, che afferma: “Solo chi non vuole vedere non vede la situazione”.