Durante un incontro al Tesoro il ministro del Lavoro si lascia sfuggire un giudizio negativo sulla norma che protegge i lavoratori dall'ingiusto licenziamento. Poi dal suo staff arriva la precisazione:"Era solo per spiegare le buone ragioni dell'articolo 8 della manovra"
Poco dopo dal portavoce del titolare del Lavoro è arrivata una precisazione: “a scanso di equivoci, il Ministro ha voluto solo spiegare le buone ragioni dell’articolo 8 della manovra già approvata”. La norma cui si fa riferimento è quella che, di fatto, detrmina una deroga all’articolo 18 dello Statuto facendo prevalere gli accordi contenuti nella contrattazione aziendale rispetto a quelli nazionali.
Non si tratta, del resto, della prima boutade di Sacconi, il quale, solo qualche giorno fa, ospite in un convegno al Centro Studi di Confindustria, aveva fatto un’altra gaffe, dichiarando che l’esito del referendum sull’acqua non è definitivo. “Mi auguro che troveremo il modo per mettere in discussione il referendum”, aveva detto, candidamente, i ministro del Lavoro. Parole che avevano subito scatenato una forte da parte dei comitato referendario e in generale nel mondo del web.