Incalzato sui tempi fondamentali della città da Radio Città del Capo, stamattina il sindaco di Bologna Virginio Merola ha fatto outing: il Civis rimarrà in garage. “Irisbus sta per fallire e con loro come col Governo stiamo discutendo della possibilità di modificare radicalmente o cambiare questo mezzo. Diciamo che le trattative sono avviate e dovrebbero, spero, essere riservate fino a quando non andranno in porto”.
Sembra quindi in dirittura d’arrivo la vicenda di una delle opere più dispendiose e controverse che l’amministrazione comunale si sta portando dietro da un decennio a questa parte. Proteste dei cittadini e dei commercianti, indagini della procura e infine sventramenti di intere strade per un progetto che a quanto pare finirà nel dimenticatoio.
Notizia che fa il paio con un altro importante dietrofront che la giunta Merola sta adottando in merito ai progetti passati: la lenta retromarcia anche dal People Mover. In realtà, in questo caso ancora non ci si è arresi, e continua la ricerca di chi gestisca la metrotramvia che, secondo Merola, non può essere in capo a “costruttori ma a trasportisti”. Come fa notare l’emittente radio, in sostanza, il sindaco ha ribadito che l’amministrazione sta cercando nuovi soci da affiancare ad Atc in Marconi Express. Privati o FS? “sicuramente occorre che entrino altri soggetti”.
Il punto è che “la fase economica è difficile” ha detto Merola, rilevando il fatto che il Comune ha le mani legate dai decreti della manovre che continuano a susseguirsi: “Il Comune potrebbe creare occasioni di lavoro ma come fa se gli è impedito di investire?” , riferendosi al patto di stabilità. Già in consiglio comunale aveva lamentato le conseguenze della finanziaria sulla sua città: “Occorre cambiare il Patto di stabilità, che deve limitarsi a chiedere agli enti locali di garantire pareggi di bilancio e continuare a ridurre il debito, ma non può impedire l’utilizzo di risorse disponibili per offrire servizi, pagare i fornitori e le imprese, e fare investimenti”. Ma questo è quanto.
Ora il sindaco dovrà trovare il modo di fare i conti con i circa 50 milioni di euro in meno. Come in consiglio, su cosa fare Merola non si esprime: “Entrare nel merito dei provvedimenti sarebbe un rassegnarsi alla manovra“. E dunque? Sicuramente, l’impegno proprietario della scuola, cultura e della pulizia della città dimostrano che non ci si arrende.
Auspica le elezioni anticipate a marzo, perché “la gente ha bisogno di prospettive”. E in effetti, “noi non sapremo nemmeno quale governo ci sarà ad aprile”. Intanto, ci sarà una maggiore attenzione al’evasione: d’accordo con il pm Valter Giovannini, annuncia di voler partire già nel 2012 con il nuovo Isee in cui saranno considerati anche patrimoni e redditi accertati.Gli annunci proseguono durante la diretta: oggi, discuterà con l’Agenzia del Demanio la revisione del nuovo bando per la vendita delle aree militari dismesse (in particolare per le caserme Sani e Masini). La novità: offerta libera e un guadagno del Comune anche sulla seconda cessione. Contatti con imprenditori e spazi gratuiti pur di allontanare la movida notturna al Parco nord.
Ancora più importante, il testamento biologico. Merola dà la sua parola che ne verrà fatto il registro, ricorda però subito dopo che è un tema di consiglio comunale sul quale dunque non può decidere da solo. Tratta anche i rifiuti, Merola: anche qui sono già in corso i contatti con Hera per partire con la sperimentazione della raccolta porta a porta nel centro storico – che ricordiamo, per ora non vede nemmeno i bidoni di raccolta plastica. Il sindaco si è detto d’accordo perfino a introdurre il sistema europeo di cauzione per bottiglie e lattine, ma anche qui specifica che sta in mano alla volontarietà del contributo del commerciante. Insomma, grande propositività del primo cittadino. Peccato che alla fine l’attuazione dipenda sempre da qualcun altro.