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Prodi: “La politica non ha più il senso della storia”

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”La politica non ha più il senso della storia, ha perduto completamente il senso della storia che c’era quando è stato costruito l’euro”. Lo ha affermato stasera a Trieste Romano Prodi, a margine di un incontro con il sindaco giuliano, Roberto Cosolini.

“E’ da quando è cominciata la crisi greca – ha proseguito Prodi – che si discute e si discute, si sta mesi senza prendere decisioni e quando si prendono sono piccole, insufficienti e in ritardo. Intanto la speculazione ha fatto il suo mestiere, ha lavorato dividendo diversi Paesi e sappiamo tutti che non possiamo resistere a questa terribile battaglia se non siamo uniti. Uno per uno possiamo essere vittime della speculazione, ma tutti insieme no. Per questo motivo abbiamo proposto anche delle particolari strutture di bond europei con garanzie date da tutti i Paesi in modo da stringere sempre più – ha concluso – le alleanze fra di noi”.

”Penso ancora che quando siarriva sull’orlo dell’abisso poi si torna indietro, come si è sempre fatto”. Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se l’Europa fosse in pericolo, l’ex presidente del Consiglio ha aggiunto che “intanto si sono consumate ricchezze, si è data paura alla gente. E’ veramente un passo indietro enorme – ha concluso – rispetto al cammino che abbiamo compiuto. Se ci fosse un minimo di etica non avremmo neanche un po’ di deficit di bilancio”.

“Il deficit di bilancio – ha detto ancora l’ex presidente del consiglio – esiste perché c’è un’evasione vergognosa e vastissima e la gente sembra che se ne accorga solo adesso. Ma quando lo dicevamo tre anni fa ci hanno tutti preso in giro fino a ridicolizzarci. Quando Padoa-Schioppa lo diceva, non lo diceva perché fosse uno sciocco, ma perché sapeva benissimo – ha concluso Prodi – che le tasse costituivano il collante di una società, il legame tra generazioni”.

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