Non bastavano i violenti scontri di ieri a Lampedusa, con gli isolani che hanno preso a sassate i maghrebini e questi ultimi che minacciavano di far esplodere le bombole del gas. Nella notte un’altra rivolta è scoppiata nel Centro di identificazione ed espulsione di Torino. Più di venti persone sono riuscite a fuggire dalla struttura di via Brunelleschi, dieci sono stai arrestati. Momenti concitati, durante i quali ci sono stati anche feriti e contusi tra le forze dell’ordine. A scatenare la protesta degli immigrati, secondo quanto riferiscono le agenzie, sono stati alcuni appartenenti all’area anarco-antagonista che, intorno alla mezzanotte, hanno fatto esplodere dei petardi e lanciato delle palline da tennis all’interno del Centro. Dentro c’erano dei fogliettini che incitavano alla rivolta facendo riferimento proprio a quanto avvenuto nel pomeriggio a Lampedusa.
Tanto è bastato ad accendere la miccia. Alcuni immigrati hanno divelto i cancelli di ingresso e le porte, lanciando oggetti metallici verso il personale di vigilanza. Alcuni di loro hanno scavalcato le recinzioni. Polizia e carabinieri ne hanno rintracciati e arrestati dieci per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Altri 22 hanno, invece, fatto perdere le loro tracce.