Se ieri è stata la giornata del profondo rosso, con lo spread che ha toccato un nuovo massimo storico, questa mattina le borse europee hanno tentato il rimbalzo, sulla scia dell’intervento del G20 che ha promesso “una risposta forte e coordinata”, annunciando un aumento del fondo salva-Stati e altre azioni per la stabilizzazione dei mercati. Ma l’andamento positivo è durato solo poche ore.
In apertura di seduta tutte le piazze continentali registravano una crescita: a piazza Affari l’indice Ftse Mib segnava un +1,05%, il Ftse All Share un aumento dell’1,04 per cento. Ma in tarda mattinata ha prevalso il nervosismo, complici il sempre forte timore di default della Grecia e le rivelazioni del ‘Financial Times’ su un presunto programma di ricapitalizzazione Ue – poi smentito da Bruxelles – per 16 istituti che avevano superato per un soffio gli stress test di luglio. Le borse, trainate da Parigi che perdeva quasi due punti percentuali, sono quindi tornate compatte in territorio negativo: Milano-0,30 per cento, Francoforte -1,03 per cento. In rosso anche Londra, Zurigo, Madrid e Lisbona. E la forbice negativa si è ampliata nel corso del pomeriggio, trascinando al ribasso in apertura anche Wall Street, che alle 15:30 segnava uno 0,52 per cento di perdite.
Nei listini italiani è stata una giornataccia per Mediaset, che dopo il tonfo di ieri non è riuscita a recuperare terreno, ed è rimasta in pesante calo per tutto il giorno. Non è andata meglio nel comparto del lusso, con Tod’s maglia nera a palazzo Mezzanotte.
Nel tardo pomeriggio gli indici americani hanno recuperato terreno, producendo un temporaneo effetto positivo anche nel vecchio continente: la borsa italiana ha ridotto il calo, riportandosi quasi in parità. Forte balzo in avanti anche per i titoli bancari parigini, con Bnp Paribas, nei giorni scorsi in fortissimo ribasso, che guadagna il 9,39 per cento, Societè Generale a +5,39 per cento e Credit Agricole a +4,17 per cento. Ma è durata poco: ad un’ora dalla chiusura le piazze europee hanno virato di nuovo verso il segno meno, tenendo poi un’andamento a cavallo tra positivo e negativo fino alla chiusura delle trattative. A piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’ 1,36 per cento e l’All Share dell’1,o2 per cento. Segno più alla fine delle trattative anche per Londra (+0,50%), Francoforte (+0,63%), Parigi (+1,02%) e Amsterdam (+0,49%).
Il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi all’apertura dei mercati segnava 395 punti, e il suo andamento nel corso della giornata è stato nervoso: dopo circa un’ora di trattative era sceso a quota 389 punti, per poi risalire a quota 397. Poco dopo il giro di boa di metà giornata ha sfondato di nuovo il muro dei 400 punti, poi ha continuato ad oscillare tra quota 394 e 397. In chiusura è sceso di nuovo a 389.