Politica

Lettera aperta a Giovanardi

Gentile senatore,

Potrei iniziare questa lettera ricordando Visconti Venosta e la famosa poesia del crociato: “Passa un giorno, passa l’altro / mai non torna il prode Anselmo…” dove, chiaramente, il prode Anselmo è lei. Forse “presso ai Salamini” gli infidi funzionari dell’Inps si sono nascosti alla sua vista. Sta di fatto che mentre lei si trastulla tra una partecipazione al programma La Zanzara e una invettiva nei riguardi della cantante Madonna, altre Comunità terapeutiche stanno chiudendo. Chiudono, lo ripeto qualora non avesse in tutti questi anni capito, a causa dell’incapacità delle pubbliche amministrazioni, compresa la sua, di affrontare in termini politici e amministrativi i nodi di un sistema.

Le ricordo che lei di mestiere fa il politico e che le buone prassi di chi si dedica alla gestione della polis dovrebbero andare nella direzione di governare un sistema, risolvere politicamente le conflittualità e le dinamiche che ne scaturiscono.

Le avevamo chiesto di potere incontrare i vertici dell’Inps per verificare con loro, e non con suoi funzionari che nulla possono, se fosse possibile compensare i crediti che le comunità vantano nei confronti dello Stato (nelle sue diverse articolazioni ) con i debiti che le stesse accumulano nei confronti dell’ente previdenziale. Per un politico professionista, non ci sembrava una sfida impossibile organizzare un incontro. Evidentemente abbiamo sovrastimato la sua capacità professionale, malgrado sia in politica da quando molti di noi giocavano con le figurine Panini.

Ora il problema, caro Senatore, si tradurrà in un ulteriore danno economico a carico di Inps e quindi dello Stato e quindi della collettività. Sempre più si fa ricorso alla cassa integrazione. Se questo è il risultato che lei si prefiggeva, mi complimento con la sua lungimiranza. Se al contrario lei si prefiggeva di rilanciare le comunità terapeutiche, le comunico, senza tema di smentita, che ha fallito completamente.

Veda un po’, caro senatore Giovanardi e cerchi di essere, almeno per un giorno, minimamente capace e concentrato sul problema.
Cordiali saluti

Achille Saletti
Presidente comunità terapeutiche Saman