Non bastavano gli strali del presidente della Cei Bagnasco, gli ultimi sviluppi delle inchieste di Napoli e Bari, le divisioni interne alla maggioranza e gli attacchi dell’opposizione: sul futuro a tinte foshe del governo Berlusconi ora arrivano anche le quote dei Bookmaker stranieri. E questi ultimi, di solito, sbagliano assai di rado.
Secondo l’agenzia specializzata Agicos, infatti, per gli allibratori le possibilità per il premier di completare il mandato salgono a 2.10 contro l’1.65 sulla fine anticipata. E’ quotata a 1.72, invece, l’ipotesi che si andrà alle urne prima del termine del mandato dell’attuale esecutivo. Non solo. A sentire i bookmaker, gli allibratori sono pronti a scommettere che l’uscita di scena di Berlusconi non avverrà “per propria decisione” (ipotesi quotata a 6.00), né per il raggiungimento del termine della legislatura (quota 2.40), ma piuttosto che il presidente del Consiglio “verrà costretto a lasciare” (quota 1.65).
Quest’ultima quota, in particolare, la dice assai lunga sull’ipotesi di tenuta del governo di B.