Mentre il governo si siede al tavolo delle trattative con i sindacati per decidere del futuro dello stabilimento di Termini Imerese, fuori da Montecitorio gli operai presidiano la piazza. Al tavolo, però, manca una “parte” essenziale: la Fiat. Maurizio Landini, leader della Fiom dichiara ai microfoni de ilfattoquotidiano.it “la Fiat non può andarsene dalla Sicilia scaricando su altri le sue responsabilità – continua – è la prova che questo fantomatico piano Fabbrica Italia non esiste”. L’Ad di Invitalia, Domenico Arcuri, intanto promette: “Non ho ragione di ritenere che nessuno degli oltre 1500 dipendenti in forza allo stabilimento di Termini Imerese della Fiat non troverà nuova collocazione”. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha vietato poi che il corteo dei lavoratori sfilasse in alcune vie del centro. I sindacati: “Posizione scellerata del primo cittadino”.
Servizio di David Perluigi, riprese e montaggio Paolo Dimalio