La federazione italiana settimanali cattolici, che distribuisce milioni di pagine nelle edicole, ma anche davanti alle chiese, nelle parrocchie e nelle comunità, se ne è finalmente accorta che sono crollati “gli indici dei valori morali”, si è calpestata la “dignità della donna”, gli stili di vita proposti da chi sappiamo non sono esattamente “sobri e sostenibili” (ah no?). E che, per non precipitare definitivamente all’inferno, occorre “un uomo nuovo” magari “umile sensibile” e con uno straccio di senso dello Stato.

Meglio tardi che mai.

È da 30 anni che il berlusconismo invade l’immaginario collettivo, fino a trasformare la “professione più antica del mondo” nell’unica carriera sicura per le ragazze e la relazione fra uomo e donna, fra uomo e uomo, in un osceno mercato, dove tutto è in vendita: dal voto all’amore. È da anni che Berlusconi può serenamente mentire e fornicare e trombarsi la donna d’altri e dare falsa testimonianza (o non darla proprio) e infilare crocifissi in luoghi non idonei eccetera eccetera senza che fino a ieri dal Pulpito arrivi più di un imbarazzato brusio. Senza che i Partiti, in cui si è reincarnata la disfatta Dc, gli neghino sostegno e alleanza. Adesso, che il Peccatore è politicamente agonizzante, oltre alla condanna di Bagnasco, arriva la reprimenda dei Cattolici. Alleluja!

Il Fatto Quotidiano, 27 settembre 2011

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