Perfino quando tocca un comico come Beppe Grillo, una canzone satirica può essere un buon pretesto per suscitare il dubbio riguardo a ciò che spesso si dà per scontato: ad esempio, riguardo all’esistenza o meno di interessi diversi da quelli esplicitati in pubblico dietro alla costituzione del MoVimento 5 Stelle. In genere la satira mira proprio a questo e si può rilevare la sua efficacia in base alla scomposta reazione che suscita in certi casi in coloro che ne sono oggetto, i quali talvolta giungono perfino alla “censura”. Mi fa forte di questa convinzione l’opinione di due dei massimi esperti di satira e di censura che abbiamo in Italia: Dario Fo e Daniele Luttazzi.
Obiettivo raggiunto, potremmo dunque dire.
Frattanto stiamo assistendo, al di là della caciara di quei grillini che invece continuano a dare il peggio di sé nei vari commenti in rete, a una interessante presa di coscienza che lascia ben sperare da parte di alcuni attivisti del MoVimento 5 stelle che – per ovvie esigenze di democrazia e trasparenza – desiderano mettere meglio a fuoco il ruolo di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio all’interno del Movimento, alcuni dei quali addirittura auspicherebbero un incontro pubblico e chiarificatore con i due, essendosi di recente appresa la loro disponibilità a rispondere alle domande che da tempo in tanti vorrebbero porgli.
Vorremmo sperare che le risposte siano un minimo attinenti alle domande, a differenza di quella fornita da Grillo alla giornalista del Fatto che gli chiedeva conto della censura al nostro video: “E perché… io mica sono un candidato?!” (non negando e ammettendo dunque implicitamente di aver richiesto la rimozione del video). Vorremmo sperare che almeno nei confronti di Grillo non sia necessaria la pubblicazione di “dieci domande” pubbliche. Pensavamo almeno che porre le domande sotto forma di canzoncina potesse ottenere un esito diverso e scongiurare simili ipotesi.
E chissà che il nostro ultimo video sull’”universo Grillo” non aiuti a comprendere meglio la distinzione fra i fanatici grillini e i più responsabili attivisti del movimento: un video satirico – come abbiamo visto – può far molto, anche per mettere in luce (bastano poche candele) certi aspetti “religiosi” del carismatico Beppe Grillo. Accendiamo dunque le candele e… buona meditazione!
Ps: apprendo da alcuni commenti su questo blog e in rete che il sottoscritto ricoprirebbe ruoli di coordinamento all’interno del Partito del Sud, come si evincerebbe dal blog della sezione napoletana del Partito del Sud.
Ovviamente sarebbe bastata la doverosa verifica delle fonti, magari contattando il sottoscritto o un referente del partito, per scoprire che si trattava evidentemente di un disguido comunicativo interno al partito.
In verità gli amici del Partito del sud, (una realtà politica promettente per cui non nego di simpatizzare, come è altrettanto evidente ed esplicita la mia simpatia per Luigi De Magistris che certuni sembrano voler rimarcare quasi fosse un’offesa o una cosa di cui doversi vergognare) mi avevano tempo fa offerto un ruolo simbolico di rappresentanza, ma già ai tempi non mi sono sentito di accettare tale proposta proprio in virtù del ruolo pubblico e neutrale che come autore satirico ho voluto garantire.
di Massimo Merighi