La7 è riuscita a strappare alla concorrenza un altro volto noto: Valter Lavitola. Mercoledì sera Mentana ha fatto il suo scoop con l’ex direttore dell’Avanti!. Lavitola ha chiarito il suo rapporto con il premier: “Condurrò il prossimo Sanremo”.
Nel frattempo a Porta a Porta puntata su Avetrana con un altro latitante. Vespa: “Non ho intenzione di tornare nella realtà”. Chiara la risposta di Lavitola alla prima domanda “Ma lei che lavoro fa?”. Lavitola è stato un giornalista, poi ha incontrato Berlusconi, poi è diventato pescatore, poi è entrato nella massoneria, poi ha fatto il Vietnam, poi ha corso negli Usa da costa a costa, poi ha battuto la Cina a Ping Pong e adesso è su una panchina a Panama che mangia cioccolatini: “Estorsore è chi l’estorsore fa“. (Ma è veramente a Panama? Prima di andare in onda sulla sua pagina Facebook, si leggeva: “Walter Lavitola si trova qui: Studi di Milano 2”)
Comunque Lavitola ha iniziato nel settore della pesca. Portando ballerine a Capitan Findus.
Poi le delusioni in loggia. Lavitola: “Ho avuto il grado più basso nella massoneria: Apprendista Cicchitto”.
Walter è anche un giornalista. Domani scoop su L’Avanti!: “La vera piaga di Panama: il traffico”. Tra le attività di Lavitola anche quella di rivenditore di diritti. Pare abbia venduto a Panama l’art. 3 della Costituzione. Per non parlare della folgorante carriera politica: Lavitola non ha fatto la gavetta. Ha iniziato subito da latitante.
Ma veniamo ai punti salienti delle dichiarazioni di Lavitola:
Le schede telefoniche:
“Il premier usava la scheda di un collaboratore peruviano per non farsi intercettare”. Il che spiegherebbe alcune telefonate: “Il Lodo Alfano? S’è svampato signò”
(«Non erano questioni ludiche ma politiche» quelle di cui Lavitola parlava con il premier… Come si dice “figa” in peruviano?)
I soldi ricevuti dal premier:
Lavitola anticipava soldi, per conto di Berlusconi, a Tarantini “Gli ho messo a disposizione 500mila euro così poteva svolgere la sua attività all’estero”. Ma Obama rifiutò quel pullman di troie.
Finalmente è tutto chiaro: Lavitola prestava i soldi a Berlusconi. Come suggerito da Trichet.
(Come ha fatto i soldi Lavitola? Ha venduto pescherecci in Sudamerica. Poi ha seppellito il tutto sotto l’albero delle monete).
La paura della Giustizia:
“Mi sono reso latitante perché ho paura dei pm” ha detto Lavitola, stringendo forte il suo Alfano di peluche.
“Non volevo fare irritare i pm” ha aggiunto. La cartolina con le donne nude l’ha inviata solo al gip.
La mancata carriera politica:
Lavitola: “Berlusconi non mi ha candidato per via delle ballerine brasiliane. Bastava dirmelo prima: ‘Non mi piacciono col pomo d’Adamo’“.
La latitanza:
“Non consegnarsi alla giustizia è un diritto dell’imputato” ha detto Lavitola citando poi l’art 398 del codice: “Ma che ce fregaaaa/ Ma che ce m’portaaaa..”
Nel complesso una buona trasmissione. A parte quando Lavitola litigava con il suo Avvocato: “Eh? Che dici?… No, non puoi salutare i tuoi figli Muammar!”
Immediate le reazioni alla tramissione: “Non sono Lavitola” ha ribadito l’uomo nero.
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