Un malore ha colpito l’impresario dei vip Lele Mora, rinchiuso nel carcere di Opera da tre mesi, con l’accusa di bancarotta fraudolenta. All’erario sono stati sottratti, secondo l’accusa, circa 16 milioni di euro. Già all’inizio di settembre, i giudici del Tribunale del riesame di Milano avevano bocciato la richiesta di scarcerazione presentata dai suoi legali, perché per lui “non mancano le possibilità di darsi alla fuga”.
Adesso si trova all’ospedale San Paolo di Milano, dove è ricoverato da stamattina, ma le sue condizioni non sono gravi. Gli avvocati di Mora, Luca Giuliante e Nicola Avanzi, dopo aver tentato di farlo scarcerare, hanno presentato un’istanza al gip di Milano affinché valutasse le condizioni di salute dell’agente dei vip. Il gip doveva valutare se lo stato di salute di Mora fosse o meno compatibile con il carcere. Secondo la difesa, infatti, l’impresario ha perso oltre 20 chili da quando è in carcere e soffre di ipertensione, diabete ed è “prostrato psicologicamente”. Il gip ha deciso invece di farlo rimanere in carcere. I pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, sempre su istanza dei difensori, hanno acconsentito che il talent scout venisse visitato dai suoi medici in carcere, ma questo non ne ha evitato il ricovero.