Una sorta di cabina di regia tutta pidiellina per accelerare sui provvedimento per lo sviluppo. E’ quanto partorito oggi dai vertici del Pdl durante il vertice di maggioranza tenutosi a Palazzo Grazioli, in cui è stata sancita la nascita di un nuovo organismo. Si tratta di una super commissione mista – composta da esponenti del Popolo della Libertà e rappresentanti dello stesso partito nei gruppi parlamentari – che metta a punto in un arco di tempo di 15 giorni le proposte di lavoro da sottoporre successivamente alla valutazione di Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti e Gianni Letta.
La nascita della cabina di regia è stata confermata da Maurizio Lupi, il quale, lasciando la residenza romana del premier, ha confermato che “la prossima settimana alla Camera ci saranno le intercettazioni, poi si lavorerà sul decreto Sviluppo. Ci siamo dati 15 giorni per elaborare le risposte. Abbiamo formato una commissione partito-gruppo per presentare a Berlusconi, Letta e Tremonti le nostre proposte”.
Dal vertice di Palazzo Grazioli, inoltre, è emersa con forza la volontà del governo di proseguire il mandato. E’ stato lo stesso presidente del Consiglio a ribadire la sua assoluta determinazione ad andare avanti con l’azione di governo, che ora dovrà occuparsi di accelerare sulle riforme costituzionali (superamento del bicameralismo e taglio numero dei parlamentari) e sulla legge elettorale, dando attuazione anche alla delega sulla riforma fiscale prevista dalla finanziaria. Per la precisione, nel corso della riunione dello stato maggiore del Pdl, Silvio Berlusconi avrebbe anche spiegato che se in Senato ci sarà la prima lettura della riforma istituzionale di Calderoli a quel punto si parlerà anche di legge elettorale. A tutto questo – è il pensiero del premier – va legato il lavoro sulla delega fiscale. Il Cavaliere, inoltre, avrebbe anche annunciato che entro la prossima settimana ci sarà un vertice di maggioranza per decidere il successore di Mario Draghi alla guida di Bankitalia.
Quella di Berlusconi, insomma, sarebbe stata una sorta di chiamata alle armi, un invito a rimboccarsi le maniche e a lavorare alacremente per recuperare quei consensi persi anche a causa della crisi economica e degli attacchi giudiziari. Su quest’ultimo tema, inoltre, Berlusconi sarebbe ritornato sulla presunta persecuzione giudiziaria a cui è sottoposto, chiedendo ai suoi di fare in fretta con il disegno di legge sulle intercettazione telefonica, già calendarizzato a Montecitorio per la prossima settimana. Grazie a un’intesa tra i gruppi parlamentari, mercoledì 5 ottobre a partire dalle 12.30, inoltre, si voteranno in aula le pregiudiziali di costituzionalità sul ddl delle intercettazioni presentate dalle opposizioni.
A testimoniare il cambio di marcia imposto dal Cavaliere, nel pomeriggio è arrivata la dichiarazione del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo cui i primi provvedimenti per lo sviluppo elaborati dal governo saranno presentati a “giorni”. “I contenuti sono in corso di elaborazione e si tratterà di provvedimenti che conterranno anche atti amministrativi di attuazione delle misure contenute nelle manovre estive – ha detto il ministro – . L’obiettivo dei provvedimenti è quello di accelerare gli investimenti infrastrutturali, sollecitare gli investimenti privati e favorire l’occupazione giovanile attraverso l’apprendistato”.