Niente più ronde a Milano. In tempi di ‘magra’ la giunta guidata da Giuliano Pisapia ha deciso di tagliare dal bilancio i fondi previsti per le associazioni di privati con funzione di servizio d’ordine in città.
Poco prima delle elezioni comunali (maggio 2011), l’ex sindaco Letizia Moratti aveva cercato di prolungare il servizio, in scadenza ad aprile. Il bando di gara era stato fatto, ma – come spiega l’attuale assessore alla Sicurezza Marco Granelli “siamo riusciti a sospenderne l’aggiudicazione. Le buste, che erano tre, non sono state aperte”. In questo modo l’amministrazione comunale riparmierà circa 500mila euro. “Coerenti con il nostro programma – dice Granelli – abbiamo scelto di non usare le associazioni per fare sicurezza”.
Le ronde milanesi erano nate come “presidi antidegrado” nel 2008 e avevano trovato conferma nel Decreto sicurezza del 2009. Ora il pattugliamento di strade e parchi pubblici meneghini torna esclusivamente nelle mani delle forze dell’ordine e della polizia locale. In quest’ottica a novembre partirà l’iniziativa dei vigili di quartiere: “Si tratta di 350 agenti municipali che copriranno le ottanta zone della città” e per limitare i costi “per le sostituzioni, saranno re-integrate persone andate in pensione”, assicura Granelli. La precedente amministrazione comunale aveva affidato il servizio ‘ronde’ all’associazione dei Poliziotti italiani, ai Blue Berets e ai City Angels. Granelli assicura che questi ultimi “continueranno a collaborare con il Comune per l’assistenza dei senza tetto”.
Allo studio anche la sostituzione delle 1300 telecamere fisse con dispositivi mobili che saranno posizionati per un tempo limitato in alcune zone della città. “Utilizzeremo il wifi – dice l’assessore alla Sicurezza – Questo permetterà di abbattere i costi del sistema di alimentazione”. I tempi per questo progetto sembrano però ancora poco maturi. Giuliano Pisapia ha fatto della connessione gratuita uno dei punti chiave del suo programma elettorale, promettendo dei progressi già nei primi cento giorni del suo mandato. Ormai già passati.