Solo che non siamo a Mosca all’inizio del secolo scorso, ma a New York oggi. E di bolscevichi non ce n’è. La scena è in onda in diretta su Global Revolution e si svolge a Wall Street dove la polizia arresta i fratelli degli Indignati europei e africani che la scorsa primavera hanno aperto la strada al futuro. Anche grazie ai Social Network come Twitter.
E su Twitter corre veloce il tag #occupywallstreet.
Le persone che la polizia arresta in queste ore hanno come obiettivo quello di occupare simbolicamente Wall Street per esprimere il proprio dissenso rispetto al clima politico ed economico attuale. “Siamo il 99%” dicono. E hanno ragione.
Ho appena finito di leggere il libro Il Contagio di Loretta Napoleoni che racconta esattamente quel che sta succedendo: il contagio rivoluzionario che dai movimenti del Nord Africa si espande all’Occidente; Stati Uniti inclusi, dove la polizia reprime la protesta delle persone che vogliono fermare i folli della finanza. Con nient’altro che i loro corpi.
Sì perché in questa guerra è il corpo delle persone a riprendere la parola. Non quelli rifatti in mostra sulle televisioni, ma quelli veri dei disoccupati e dei precari. I corpi di chi non ha nulla da perdere. Quelli che i manovratori del capitalismo globale hanno fatto sparire dall’immaginario collettivo.
E ora, in questi momenti, si scatena la violenza dello Stato contro questi corpi. Ci saranno arresti e anche peggio.
Ma siamo il 99%. E non ce la faranno.
A proposito di questi giovani la Napoleoni ne parla come dei Precari con la “P” maiuscola per via dell’incertezza in cui si svolgono le loro vite. Ma aggiunge:
“Se questi giovani prendessero coscienza, cosa che stanno facendo, quella ‘P’, potrebbe significare qualcos’altro, ad esempio POTENZA, la stessa della vecchia classe operaia”
In questo video Loretta Napoleoni presenta il libro Il contagio a Bologna il 29 settembre 2011