Difficile resistere alla tentazione di assestare un’altra botta quasi letale ai propri neuroni praticando un paio d’ore di zapping nella tarda serata della sentenza di Perugia. Infatti non ho resistito. Del resto è pure facile: per passare da Sky Tg24 a Rai 1 basta un piccolo tocco di telecomando. Et voilà, eccomi capatapultato in una specie di giallo nel giallo. La domanda è sempre la solita: chi mente? Chi è il colpevole? Quando Sky trasmette in diretta la lettura della sentenza su Rai 1 c’è ancora Il mago della truffa e pensi a quanto Vespa stia rosolando sui carboni ardenti. Poi sempre su Sky si passa ai collegamenti con le carceri di Perugia e Terni dove erano detenuti i due pulzelli.
E qui inizia il giallo. Mentre Vespa è ormai arrostito dalla furia (e tracce della rosolatura si avvertono sulla sua chierica color marroncino: era il mio televisore a fare le bizze?) i sottopancia di Sky e i relativi inviati ci avvertono che i pulzelli sono già tornati in carcere e stanno per raccattare le loro cose e andarsene. Su Rai 1 c’è il Tg1 (oddio) 60 secondi, mentre da Sky apprendiamo che Sollecito (basta chiamarli per nome come se fossero Pippi Calzelunghe e il magico Alverman) è in carcere ma sta per uscire sulla macchina (grigia) del padre. Poco dopo sottopancia e inviati ci dicono che i due sono partiti verso le rispettive residenze.
Ma Vespa ha tempi diversi: da Perugia compare un inviato con sullo sfondo una sorta di fondale quasi fisso tipo quello che avevano alle spalle i personaggi che citofonavano alla Gialappa’s il quale (imbarazzatissimo) targiversa: la Knox sta per arrivare. Da Terni un’inviata (impacciatissima) ribadisce che pure da lei insomma Sollecito è atteso, arriverà. Poi nel corso del programma l’inviato di Perugia si dissolve e da Terni più o meno un’ora dopo, senza commento, compare improvvisamente un’auto grigia che si allontana. Ma non se n’era già andato quasi due ore prima? E’ Sky che inventa la realtà o i tempi di Vespa che sono scaduti? Invochiamo, visto il clima, una perizia.
Ps: Contemporaneamente a Quarto Grado su Rete 4 il conduttore conclude il programma così: “Tutti hanno fatti miracoli per mettere in piedi questa edizione (miracoli? Bah) e di questo dobbiamo dire grazie all’Editore”. Mai dimenticarsene, please.