Come talvolta accade, anche per noi giudici le vicende che ci coinvolgono personalmente all’interno dell’istituzione possono finire per avere una dimensione più ampia, divenendo di interesse pubblico. Così è nel caso di specie. Ieri è stato eletto giudice Costituzionale il prof. Sergio Mattarella, già ministro e vicepresidente del Consiglio dei ministri, sino ad ora membro dell’organo di autogoverno della giustizia amministrativa (il Cpga). Vi sono però a mio avviso una serie di interrogativi che coinvolgono l’attività da lui svolta all’interno del Cpga ai quali sarebbe stato opportuno dare una risposta prima di una nomina così delicata.
Il prof. Sergio Mattarella, infatti, è stato sinora presidente di una commissione speciale interna al Cpga, istituita per nominare i magistrati addetti all’ufficio studi: un incarico aggiuntivo che frutta ad ogni fortunato collega ben 200 mila euro in cinque anni (in aggiunta allo stipendio). In considerazione dell’importanza dell’incarico, lo stesso Cpga aveva elaborato una serie di disposizioni speciali, che prevedevano la preclusione della partecipazione alla selezione ai magistrati sottoposti a procedimento disciplinare o penale. In virtù di tale disposizioni, perciò, alcuni magistrati amministrativi sono stati esclusi dalla selezione senza essere nemmeno valutati.
Tuttavia, come si legge dal verbale del 1 luglio 2011, nonostante il Cpga avesse già avuto in precedenza notizia dell’esistenza di un procedimento penale in fase di indagine nei confronti del presidente di sezione del Consiglio di Stato Carmine Volpe, ha dato incarico alla commissione presieduta dal prof. Mattarella di valutare nuovamente la posizione del dott. Volpe ai fini dell’attribuzione del pagatissimo incarico. È bene in proposito chiarire che Carmine Volpe è un magistrato che, dopo essere stato in precedenza membro (anch’egli) del Cpga, è stato recentemente autorizzato a svolgere delicati incarichi nel governo Berlusconi e presso la Presidenza della Repubblica, e che è anche noto nell’ambiente per le sue performance sportive amatoriali di maratoneta.
Infatti, nonostante abbia presentato una documentata richiesta di invalidità di servizio nei confronti della amministrazione (peraltro respinta), in ragione del fatto che a suo dire avrebbe contratto una ernia discale a causa del sollevamento dei fascicoli processuali, il dott. Volpe ha poi partecipato a diverse maratone podistiche, per la cui iscrizione era addirittura richiesto un certificato di idoneità agonistica alla corsa (la questione è stata oggetto di interrogazioni parlamentari).
Il punto, allora, è questo: il Cpga non ha ancora osteso o reso pubblici gli eventuali atti della commissione presieduta dal prof. Sergio Mattarella compiuti dopo il 1 luglio 2011 e relativi alla valutazione del dott. Carmine Volpe. Allo stato, quindi, non si può escludere che la commissione abbia poi realmente valutato il Volpe ai fini della selezione per l’ufficio studi nonostante conoscesse l’esistenza del procedimento penale a suo carico. Ove ciò fosse riscontrato, non si potrebbe escludere a priori, almeno a mio avviso, la necessità di verificare se sussistano addirittura aspetti di rilievo penale (eventualmente a livello di tentativo), per verificare: a) se sia stata violata una norma, b) di che natura fosse tale norma, c) se tale eventuale violazione abbia recato (o tentato di recare) un vantaggio patrimoniale di ben 200 mila euro a un magistrato indagato.
E dunque, essendo il prof. Sergio Mattarella presidente di quella commissione del Cpga, non sarebbe stato forse opportuno fare chiarezza su questi aspetti, prima della sua elezione a una carica istituzionale tanto delicata?