Un altro decesso nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Bentivoglio, nella bassa Bolognese: una donna di 33 anni di nazionalità pakistana è morta la scorsa notte all’una dopo che ieri aveva partorito, con cesareo in anestesia generale, un bambino sano. Visto che nel reparto negli ultimi anni vi sono stati altri fatti di cui si è occupata la magistratura, la Direzione dell’Azienda Usl di Bologna ha deciso di istituire un’apposita Commissione di analisi e valutazione delle attività cliniche.
L’Ausl – che ha reso noto il decesso con un comunicato – ha fatto segnalazione alla Procura. Il Pm Giuseppe Di Giorgio ha aperto un fascicolo, ha fatto sequestrare la cartella clinica e a breve darà l’incarico per l’autopsia.
Tra gli ultimi fatti riguardanti l’ospedale di Bentivoglio, il 6 settembre un parto che ha portato alla nascita di una bambina in stato vegetativo e all’asportazione dell’apparato riproduttivo della madre. Il 3 agosto era morta una bimba di sei mesi dopo che era stata visitata all’ospedale, in un altro reparto, la pediatria, e dimessa con una prognosi di gastroenterite. Dalle prime risultanze pare che a causare il decesso sia stato un rigurgito. Il 26 luglio 2010 un’altra bambina era nata morta nel reparto di ostetricia. Per questa vicenda c’è una richiesta di archiviazione da parte della Procura per i nove, tra medici e ostetriche, che erano finiti indagati. Nell’ottobre 2009 era morta una marocchina di 34 anni dopo un parto urgente reso necessario da complicanze improvvise. Questo caso è stato archiviato dal Giudice.
“Pur non ravvisando elementi di responsabilità da parte dei sanitari intervenuti – viene spiegato dall’Ausl per il decesso della scorsa notte – l’Azienda ha tuttavia ritenuto di segnalare il fatto perchè tra quelli definiti eventi sentinella dalle linee guida del Ministero della Salute”. La vittima era al quarto figlio. I Carabinieri sono stati avvisati alle 10 di stamane. La donna – in base alla ricostruzione dell’Azienda Usl – è stata ricoverata all’ospedale di Bentivoglio ieri per induzione al parto. Durante il parto si è presentata un’ anomalia del tracciato cardiotocografico che ha fatto presagire una sofferenza fetale. I medici hanno proceduto ad un parto cesareo in anestesia generale, con la nascita di un bambino sano. Subito dopo, la donna – secondo quanto riferito – ha manifestato i segni di una grave bradicardia ed è stata sottoposta alle manovre di rianimazione, protratte, senza successo, per oltre un’ora.
La direzione dell’Azienda Usl di Bologna, oltre ad esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia (alla quale ha già offerto la propria disponibilità per qualunque necessità) ha deciso di istituire la commissione. “Constatato il verificarsi, nel corso degli ultimi anni, di alcuni episodi con le caratteristiche degli eventi sentinella – ha specificato l’Ausl – e pur tenendo conto che per alcuni di essi la magistratura si è già pronunciata concludendo che non c’è stata alcuna responsabilità da parte dei sanitari, la Direzione Aziendale ha deciso di istituire un’apposita Commissione di analisi e valutazione delle attività cliniche. L’Azienda ha richiesto all’Assessorato Regionale alle Politiche per la salute di indicare nomi di professionisti che possano integrare ed arricchire la Commissione, che avrà il compito di verificare le attività cliniche svolte dalla Ostetricia e ginecologia dell’ ospedale di Bentivoglio”. (fonte Ansa)