Si è chiusa a Torino la due giorni di incontri, organizzata da Libera, sul tema delle Mafie al Nord. 500 partecipanti e 45 relatori si sono interrogati sul fenomeno mafioso nel nord Italia. Il ricco parterre é stato coordinato da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che parlando dei clan nelle regioni settentrionali spiega: “Certamente non sono più solo una presenza, ma hanno un radicamento. È una mafia molto liquida, penetrante nel sistema”. Tra i relatori in molti fanno accenno alla riforma del Codice Antimafia come a un’occasione persa. Ancora più duro il Procuratore Caselli sulle intercettazioni: “Invece di 100 di delinquenti, con la riforma, se ne prenderanno solo più 50”. Di Cosimo Caridi
Videogallery
Don Ciotti: “Democrazia debole vuole dire mafia forte”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione