Oltre tre milioni di euro sequestrati dalla Guardia di Finanza a Renato Soru, fondatore di Tiscali, ex governatore della Regione Sardegna e oggi consigliere regionale del Pd. Lo scrive oggi L’Unione sarda. Secondo il quotidiano, il provvedimento è collegato all’inchiesta per evasione fiscale aperta dalla Procura di Cagliari. “Su ordine del giudice per le indagini preliminari di Cagliari Simone Nespoli“, scrive L’Unione Sarda, “sono stati sequestrati tutti i conti correnti intestati a Renato Soru in diversi istituti di credito fino a un ammontare di tre milioni e 20 mila di euro, la cifra che, secondo l’accusa, il patron di Tiscali deve al Fisco”. E se le somme depositate non dovessero bastare, “si passerà al sequestro degli immobili: la villa di Bonaria a Cagliari, case e terreni a Sanluri (in provincia di Cagliari, ndr)”.
Il sequestro era stato chiesto dal pm Andrea Massidda, e controfirmato dal procuratore capo Mauro Mura. Al centro dell’inchiesta ci sarebbe un prestito fatto dalla società Andalas ldt a Tiscali finance per circa 27 milioni e mezzo di euro con i relativi interessi pagati negli anni a favore della società inglese. Soru sinora ha fatto sapere di aver sempre agito nella “assoluta trasparenza e correttezza, anche sotto il profilo tributario”, e di aver fornito ampia collaborazione agli inquirenti.
AGGIORNAMENTO DELLA REDAZIONE
Come si legge negli articoli pubblicati sul sito e che se ne sono occupati, in occasione della sentenza d’appello nel maggio 2017 Renato Soru è stato assolto dalla corte d’appello di Cagliari con formula piena da tutti i reati contestatigli