Nei giorni dell’incidente parlamentare Scajola è stato visto da qualcuno come l’uomo che poteva far cadere Berlusconi. Addirittura con una sua corrente frondista: gli scajolani. Ma si vede che lui non lo sapeva. Come altre volte è capitato, le cose gli sfuggono di mano.
Scajola è quello che da coordinatore di Forza Italia nel 1996 dettò la linea del partito: “Difficilissimo che qualcuno non possa iscriversi al partito, deve essere proprio un caso grave”. La dichiarazione era relativa a Cesare Previti. Di fatto, da allora, Forza Italia prima e poi il Pdl ha elargito tessere a tutti. Nessuna selezione all’ingresso. Un po’ come il premier ad Arcore.
Scajola è quello del G8 di Genova nel luglio 2001. Si era insediato al Viminale da un mese. E soltanto nel febbraio 2002 ammise: “Fui costretto a dare ordine di sparare se avessero sfondato la zona rossa”.
Scajola è quello che ha definito rompicoglioni Marco Biagi, il giuslavorista consulente del governo ucciso a Bologna dalle Br. Per questo Scajola si dimise da ministro degli Interni: era il suo dicastero che aveva revocato la scorta a Biagi. Figura centrale delle politiche e del dialogo sociale, Biagi era stato uno dei protagonisti del patto di Milano, coautore del Libro Bianco, era consulente del ministero del Welfare, della Cisl, della Confindustria, stava lavorando alla riforma dell’articolo 18. Per Scajola era “un rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza”. Scajola si dimise il 4 luglio 2002.
Scajola è quello dei voli ad personam Alitalia da Fiumicino ad Albenga, pochi chilometri vicino alla sua residenza di Imperia. Lui ha sempre negato, sostenendo di preferire lo scalo di Genova, ma è quanto mai particolare la coincidenza: la rotta esiste solo nei periodi in cui Scajola è Ministro. Entra in funzione nel 2002 ed è presentata proprio dal ministro insieme all’amministratore delegato di Alitalia Francesco Mengozzi; e viene soppresso poco dopo le dimissioni di Scajola dal Viminale. Ma quando il ligure torna nel governo, il 28 agosto 2003, in veste di ministro per l’attuazione del Programma ricompare il volo: questa volta Air One. E viene soppresso nel 2007, quando Scajola lascia l’incarico. Elezioni del 2008. Scajola torna nell’esecutivo come ministro delle attività produttive e rispunta il volo Albenga-Fiumicino. Miracoli dei cieli governativi.
Scajola è quello della casa a sua insaputa. Ed è quello che, non contento, si è anche fatto il campo da calcio nella residenza di Imperia a insaputa del Comune. Ed è quello che voleva far cadere il governo, ma non lo sapeva.