Caro ministro Maroni,
Lei che non perde occasione per dire che ha arrestato i più pericolosi criminali d’Italia, ieri ha ammesso che la manifestazione è stata sporcata da criminali infiltrati. La sicurezza nazionale è una sua responsabilità: sa dirci, perciò, cosa le è sfuggito ieri?
Può dirci cosa lo Stato, le forze dell’ordine, i servizi segreti, la Polizia postale e quella ferroviaria hanno fatto per evitare che un gruppo di giovani organizzatissimi, armati di tutto punto, assolutamente disinteressati alle ragioni della protesta, giunti da tutta Italia dopo un’attenta pianificazione delle azioni, mettessero Roma a ferro e fuoco?
Caro ministro, lei che dice di avere grandi meriti nella lotta alla mafia proprio mentre il suo Governo taglia del 20% i fondi alla Dia (Direzione Investigativa Antimafia), può farci sapere in quanti hanno commesso reati, chi sono, in quanti sono stati arrestati, quanti denunciati e a piede libero e quanti di loro sono tornati a casa a godersi il pranzo della domenica?
Caro ministro Maroni, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, suo alleato politico, ha dichiarato che a Roma sono giunti criminali da tutta Europa. Se così fosse, si intende che questi criminali siano giunti con mezzi di trasporto pubblici e privati. Possibile che le forze dell’ordine da lei coordinate abbiano permesso tutto questo? Possibile che in Italia i violenti possano entrare e commettere reati con questa facilità? Che garanzie ha, dunque, il nostro Paese, di protezione da attacchi terroristici o da infiltrazioni di organizzazioni criminali straniere?
Caro ministro Maroni, perché fa rinchiudere i migranti in centri per l’identificazione e l’espulsione fino a 18 mesi senza che gli stranieri abbiano commesso reati e non è altrettanto inflessibile con i cittadini italiani e gli stranieri che attentano ai mezzi delle forze dell’ordine?
Caro ministro Maroni, sa dirci se l’espressione ‘black bloc’ ha ancora qualche significato? Chi sarebbero questi black bloc? Sono un’organizzazione strutturata che doveva essere mappata, controllata, azzerata prima della manifestazione? O è invece una definizione-cappello per evitare di dover descrivere quali sono le nuove forme di violenza interna nel nostro Paese?
Caro ministro Maroni, l’Italia è l’unico Paese al mondo dove nella giornata di ieri, 15 ottobre, occasione mondiale di mobilitazione contro l’operato della classe politica ed economica, si sono registrate violenze. Si sente di dichiarare pubblicamente che i manifestanti italiani sono gli unici violenti e che la responsabilità degli incidenti è loro? Perché se così non fosse, dovrà dare spiegazioni al Paese. Dovrà dirci se i criminali sono del tutto autonomi dalla protesta e in quel caso dovrà dire ai suoi alleati di chiedere scusa ai manifestanti per aver utilizzato gli scontri per provare a strappare qualche voto. Se invece ci sono violenti anche tra i manifestanti, gradiremmo conoscere le loro generalità per poterli isolare, una volta e per sempre.
So che in queste settimane è più concentrato a mandare in pensione il leader del suo partito e quello del suo Governo e che questo richiede un impegno nettamente più intenso rispetto a quello per garantire sicurezza all’Italia (tutta, centro e sud inclusi), ma mi auguro che quando riferirà in Parlamento potrà rispondere anche a queste domande.