Studia giurisprudenza all'Alma Mater, ma è originario di Lecce dove le forze dell'ordine lo conoscono come uno degli ultrà della squadra pugliese
A due giorni dagli scontri di Roma (che hanno provocato danni per oltre 1 milioni di euro e 135 feriti) e mentre in tutta Italia sono in corso controlli e perquisizioni condotti dalla Digos della questura di Napoli, a Bologna giunge la notizia che uno degli studenti arrestati nella capitale è iscritto all’ateneo felsineo, facoltà di giurisprudenza. Si chiama Valerio Pascali, ha 21 anni, nato a San Pancrazio Salentino e vissuto sempre, prima dell’inizio dell’università, tra la provincia di Lecce e di Brindisi.
Sconosciuto in città dalle forze dell’ordine, pare avere precedenti segnalazioni per eccessi da tifo calcistico sempre nella capitale e nel leccese e per il lancio di materiale fumogeno. I fatti risalirebbero a tre anni fa, quando Pascali frequentava ancora l’ultimo anno di liceo e che gli costò una denuncia a piede libero. Questa mattina, intanto, ci sarà il processo per direttissima al giovane pugliese, che sarebbe vicino al Caos (Comitato autonomo organizzazione studentesca), attivo nella regione d’origine del ragazzo. A suo carico, oltre ai fatti addebitatigli nella capitale, ci sono anche le attività investigative condotte dai vice questori aggiunti Vincenzo Zingaro e Francesco Barnaba, della questura di Brindisi.
Dalle informazioni disponibili al momento, il ragazzo pugliese sarebbe stato arrestato in via Merulana sabato pomeriggio, una delle zone in cui gli scontri con i reparti mobili di polizia, carabinieri e guardia di finanza sono stati più fitti. Sarebbero al momento in corso controlli per capire se altri giovani legati alla città di Bologna possano essere nel mirino delle indagini, ma al momento non pare. E per questa sera, al Tpo (Teatro polivalente occupato) di via Casarini è indetta un’assemblea dei ragazzi del centro sociale per discutere di quanto accaduto a Roma durante una manifestazione che avrebbe dovuto essere pacifica, malgrado gli allarmi dei giorni precedenti, e per diversi tratti lo è stata.
Sarebbero stati infatti 1500 i bolognesi che hanno partecipato a Roma al corteo e che sono distribuiti tra Tpo, Bartleby, Panenka e Sadir. E dalle prime informazioni raccolte pare che all’improvviso si siano trovati coinvolti in scenari di guerra urbana da cui si sono sfilati velocemente per riguadagnare i pullman con cui erano giunti nella capitale.
a.b.