La Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e la Facoltà di Scienze Politiche “R.Ruffilli” sede di Forlì, d’intesa con il Magnifico Rettore Ivano Dionigi, hanno proposto con voto unanime il conferimento della laurea honoris causa al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nei rispettivi corsi di laurea magistrale della classe Relazioni Internazionali.
“Un atto significativo ed esemplare – commenta il Rettore Ivano Dionigi – con il quale l’Alma Mater intende onorare l’altissimo profilo, nazionale e internazionale, politico e istituzionale del nostro Presidente e riconoscere il suo impegno culturale, civile e morale e la sua costante ed efficace attenzione e vicinanza alla causa della ricerca, della formazione e del futuro dei giovani del nostro Paese”.
Il nome di Napolitano va ad aggiungersi ad una lista di personalità importanti del mondo della politica, personaggi che hanno fatto la storia della politica internazionale del Novecento, anche se le scelte nel “settore” politico si sono un po’ fermate a cavallo degli anni ottanta/novanta: Nelson Mandela, Alexander Dubcek e François Mitterand tra il 1988 e il 1989 e poi poco altro.
L’Università di Bologna si è poi dedicata soprattutto ad un allargamento più glamour in ambiti più spettacolari rispetto alle consegne. A cavallo del nuovo secolo le lauree ad honorem per Martin Scorsese, Francesco Guccini, Roberto Benigni, Luciano Berio (Dams), o all’allenatore della Virtus Ettore Messina (Scienze Motorie), hanno mostrato un’apertura dell’Alma Mater verso orizzonti di una contemporaneità non legata soltanto alle facoltà più tradizionali.
Il ritorno ad una laurea ad honorem in Scienze Politiche (l’ultima della facoltà di Strada Maggiore fu nel 2006 al violoncellista Mstislav Rastropovich, colui che nel novembre del 1989 improvvisò un concerto solista sotto al muro di Berlino) in un momento così delicato per il sistema politico ed economico italiano, va a rafforzare un messaggio di unità nazionale che va ben oltre il piano simbolico.
Giorgio Napolitano è nato 85 anni fa a Napoli ed è presidente della Repubblica italiana dal 25 maggio 2006. Laureato in giurisprudenza nel 1946, ha fatto carriera all’interno del Pci fin dagli anni quaranta. Già nei gruppi dirigenti degli anni cinquanta, fa dichiarazioni favorevoli all’invasione sovietica in Ungheria nel ’56.
Poi negli anni settanta sterza sulla corrente “migliorista” all’interno del Pci. Un’apertura alla socialdemocrazia di stampo continentale, più nel solco francese che in quello laburista inglese. Aderisce poi alla nascita del Pds-Ds-Pd e nel 1996 è ministro dell’Interno del primo governo Prodi. Napolitano è così stato il primo ex comunista ad avere avuto accesso al più importante dicastero del governo italiano e alla presidenza della repubblica.