Cronaca

Mills, Berlusconi: “Mi farò interrogare ma processo sarà prescritto”

“Non capisco la pervicaciadella Procura di Milano per un processo che sarà prescritto il 12 gennaio. L’economia processuale vorrebbe che quando un processo si sa essere prescritto non si sprechi tempo ma venga abbandonato. Invece a Milano hanno intensificato le udienze”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando del processo Mills.

“Non ho mai conosciuto Mills -spiega Berlusconi – si tratta di una buffonata. Da ora al 15 dicembre mi hanno fissato 21 udienze e dato che i miei avvocati vorrebbero che io passassi cinque-sei ore a definire la linea difensiva, in tutto sarebbero 42 giorni. Questo perché – aggiunge ancora – la Corte Costituzionale ha abrogato il lodo Alfano ed inoltre la Procura di Milano è pervicace visto che questo processo sarà prescritto il 12 gennaio”.

Berlusconi sarà presente lunedì prossimo, 24 ottobre, nell’aula del processo sul caso Mills dove risponde di corruzione in atti giudiziari. A confermare la presenza del Presidente del Consiglio sono stati, questa mattima, i suoi legali, Niccolò Ghedini e Piero Longo, a margine dell’udienza lampo tenuta dai giudici del processo Ruby. Il programma, per lunedì, prevede un lungo interrogatorio in videoconferenza da Londra con il legale inglese, già accusato di aver ricevuto 600.000 dollari per ‘ammorbidirè le sue testimoninaze, proprio a Milano, in due procedimenti avviati negli anni immediatamente successivi a Mani Pulite che vedevano tra gli imputati il ledaer del Pdl. Ma in che ‘vestè sentire Mills ancora non è chiaro.

Prima che il legale inglese che inventò il sistema off-shore utilizzato anche da Fininvest inizi a deporre, i giudici della decima sezione penale dovranno decidere come sentirlo, se come testimone semplice o come teste-imputato di reato connesso. Una discriminante non da poco se si considera, ad esempio, che il teste semplice ha l’obbligo di dire la verità e rispondere a tutte le domande mentre il teste-imputato in reato connesso può avvalersi della facoltà di non rispondere e non ha l’obbligo penalmente sanzionato di dire la verità . Mills, condannato per questo episodio di corruzione a 4 anni e mezzo in primo e secondo grado a Milano, è stato poi prosciolto per intervenuta prescrizione dalla Cassazione con una sentenza, quindi, definitiva da tempo.